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Coronavirus, Burioni contro Gismondo: "Ecco i numeri veri"

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Roberto Burioni contro Maria Rita Gismondo presenta i numeri reali del coronavirus in confronto a quelli dell'influenza stagionale.

Si accende una polemica a distanza sul coronavirus: Roberto Burioni contro Maria Rita Gismondo, direttore Microbiologia clinica, virologia e bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano. Burioni pubblica su Twitter il confronto con i morti a causa dell’influenza stagionale e fa emergere i numeri reali dei decessi. Nel 2018/2019 si parla di 607 guariti da casi gravi e 205 vittime secondo Burioni. La virologa, invece, ospite a Dritto e rovescio su Rete 4, ha ricordato che in Italia nel 2019 si sono registrati “8.000 decessi per influenza”.

Gismondo: “60-70% italiani positivi”

Maria Rita Gismondo sostiene che a breve “il 60-70% della popolazione risulterà positivo“. “Ma non dobbiamo preoccuparci – assicura la direttrice del laboratorio di microbiologia clinica dell’ospedale Sacco di Milano -. Con l’aumento dei numeri ci renderemo conto che questo virus è meno letale di quanto possiamo pensare adesso“. Infatti, sostiene la donna, “questo virus, nella gran parte dei casi, o è silente o ci dà sintomi simil influenzali, nel 90% dei casi”. E conclude: “C’è un 10% di persone che ha bisogno di essere ricoverato in ospedale”.

Coronavirus, Burioni contro Gismondo

Quello che Burioni intende presentare agli italiani è un confronto tra il numero dei morti per influenza stagionale e quelli morti invece per coronavirus. Scoppia però lo scontro tra Gismondo e Burioni quando i conti non tornano. Infatti, la virologa sostiene lo scorso anno (l’anno peggiore) siano stati registrato 8.000 decessi per influenza, mentre Burioni (grafici alla mano) ne conta 205.

Poco tempo prima, inoltre, tra i due era scoppiata un’altra lite a distanza, dopo la pubblicazione di un post di Gismondo. “A me sembra una follia – scriveva la virologa -. Si è scambiata un’infezione appena più seria di un’influenza per una pandemia letale. Non è così. Guardate i numeri. Non è pandemia! Durante la scorsa settimana la mortalità per influenza è stata di 217 decessi al giorno! Per coronavirus 1!”.

Immediata era stata la replica di Burioni: “In questo momento in Italia sono segnalati 132 casi confermati e 26 di questi sono in rianimazione (circa il 20%). Sono numeri che non hanno niente a che vedere con l’influenza (i casi gravi finora registrati sono circa lo 0,003% del totale). Questo ci impone di non omettere nessuno sforzo per tentare di contenere il contagio. Niente panico, ma niente bugie“.