> > Coronavirus, cimitero di Bergamo: "Da stamattina una sepoltura ogni mezz'ora"

Coronavirus, cimitero di Bergamo: "Da stamattina una sepoltura ogni mezz'ora"

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Una sepoltura ogni trenta minuti al cimitero di Bergamo: la provincia è quella che registra più casi di infezioni da coronavirus.

Essendo la bergamasca la zona più colpita d’Italia dal coronavirus, al cimitero di Bergamo non si sono mai fatte così tante sepolture. A dichiararlo l’assessore ai Servizi cimiteriali Giacomo Angeloni che ha dichiarato come nella giornata di venerdì 13 marzo 2020 se e siano effettuate una ogni mezz’ora.

Coronavirus: sepolture al cimitero di Bergamo

Stando al bollettino diffuso nel medesimo giorno dal Dipartimento della Protezione Civile, il numero dei casi presenti nella provincia ammonta a 2368. Un numero elevatissimo e che supera il doppio di quelli registrati nella seconda provincia con più infetti che è quella di Lodi (1133). Di conseguenza anche la cifra dei decessi è particolarmente alta.

Dal Comune di Bergamo hanno spiegato che si tratta di quasi 200 persone. Un numero che rischia di causare un’ulteriore emergenza nell’emergenza dato che i posti nelle camere mortuarie degli ospedali sono andati ad esaurirsi richiedendo l’utilizzo della chiesa di Ognissanti,una costruzione nel cimitero. La prefettura di Bergamo e la locale Agenzia per la tutela della salute avevano dato il loro assenso.


A dimostrare la gravità di quanto stia vivendo la bergamasca è anche la situazione presente negli ospedali. I medici stanno facendo di tutto per garantire a tutti la giusta assistenza, ma i pazienti che necessitano di terapia intensiva sono molti. E si rischia di arrivare alla saturazione se i numeri non scendono anche perché le polmoniti registrate nell’ultima settimana sono più gravi delle precedenti. Ad affermarlo Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” ed ex direttore del dipartimento di Medicina dell’ospedale Papa Giovanni XXIII.

Inoltre almeno una cinquantina di medici della provincia hanno contratto l’infezione tanto che l’Ordine dei medici aveva chiesto la governo misure per limitare il contagio del personale ospedaliero.