> > Coronavirus, la Diocesi di roma riapre tutte le chiese

Coronavirus, la Diocesi di roma riapre tutte le chiese

coronavirus

Cambio di rotta per la Diocesi di Roma che ha deciso di riaprire ai fedeli tutte le chiese della capitale, nonostante il contagio di coronavirus.

Cambio di rotta per la Diocesi di Roma che in seguito alle parole di Papa Francesco ha deciso di riaprire ai fedeli tutte le chiese della capitale, nonostante il contagio di coronavirus. Francesco infatti aveva dato carta bianca a tutti i vescovi italiani.

Coronavirus, la Diocesi riapre le chiese

La Cei si corregge. Come imposto dal decreto emanato dal vescovo Angelo De Donatis in cui si caldeggiava l’idea di chiudere tutte le chiese fino al 3 aprile, nella giornata di venerdì, la Diocesi di Roma è voluta tornare sui suoi passi, dando piena libertà a tutti i vescovi di “lasciare aperte le chiese parrocchiali e quelle che sono sedi di missioni con cura di anime ed equiparate “.

Il cambio di programma è stato suggerito da Papa Francesco che nell’omelia fatta la mattina nella chiesa di Santa Marta ha voluto lanciare un monito ai vescovi: “Le misure drastiche non sempre sono buone. Preghiamo affinché lo Spirito Santo dia ai pastori la capacità e il discernimento pastorale affinché provvedano misure che non lascino da solo il santo popolo fedele di Dio”.

Il decreto della chiusura

Secondo quanto recitava il decreto della Cei, dovevano rimanere “accessibili solo gli oratori di comunità stabilmente costituite (religiose, monastiche, ecc.), limitatamente alle medesime collettività che abitualmente ne usufruiscono in quanto in loco residenti e conviventi, con interdizione all’accesso dei fedeli che non sono membri stabili delle predette comunità“.

I fedeli- continua il precetto – sono in conseguenza dispensati dall’obbligo di soddisfare al precetto festivo. Sarà cura dei sacerdoti responsabili dell’esercizio di culto nei singoli luoghi (Parroci, Rettori, Cappellani, ecc.) attivarsi per dar seguito a questa disposizione, innanzitutto con la chiusura delle aule di culto e con ogni altra iniziativa idonea allo scopo”.