È una vicenda singolare, quasi paradossale, quella avvenuta a Vicenza. Una donna esce sul suo balcone “armata” di microfono e amplificatore e canta, seguendo l’invito dei social per alleviare la quarantena da coronavirus, ma i suoi vicini chiamano il 112 per farla smettere.
Sui social è esplosa in questi giorni una splendida iniziativa: per darci forza e far sentire la nostra vicinanza a tutti gli operatori sanitari impegnati in prima linea per fronteggiare l’epidemia di coronavirus, si è pensato di dare vita a dei flash mob sui balconi, dove ognuno è libero di cantare e ballare.
A Vicenza però sembra che qualcuno non fosse a conoscenza di questa iniziativa. Marta Pavan, commerciante di Schio, ma anche cantante professionista, avrebbe iniziato acantare sul suo balcone, accompagnata dal figlio (corista per l’occasione) con microfoni e amplificatori, ma sul più bello i suoi vicini le avrebbero intimato di smettere, chiamando il 112.
Paradosso
“Ho ricevuto tanti complimenti, mi hanno chiesto di rifarlo stasera (venerdì 13 marzo, ndr) ma ho detto di no, non voglio altre grane”, ha raccontato la donna, che adesso paradossalmente rischia di essere pure sanzionata per il suo gesto.
Flash mob durante la quarantena
Un’iniziativa che sta spopolando in tutta Italia: da Milano a Roma, passando per Firenze, a mezzogiorno e dopo cena, sta diventando consuetudine rallegrare glia nimi con canti e balli dalle finestre, per cercare di mantenere alto l’umore e passare il tempo segregati in casa all’insegna della serenità e della compagnia.