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Coronavirus, in Campania salgono i contagi: 4 comuni in quarantena

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Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca ha messo in quarantena 4 comuni per limitare la rapida diffusione del contagio da coronavirus.

Il governatore Vincenzo De Luca ha messo in quarantena causa coronavirus 4 comuni della Campania: infatti, sono stati registrati comportamenti irresponsabili. “È la conseguenza – ha spiegato il presidente della Regione – di due iniziative messe in campo da un ‘predicatore’ ed altri suoi collaboratori”. Pertanto, “ho dato mandato all’Asl di procedere alla denuncia penale”.

Coronavirus Campania: comuni in quarantena

La Regione ha emesso un’ordinanza che dispone la quarantena causa coronavirus per quattro comuni della provincia di Salerno, in Campania. Qui, infatti, si sono verificati “episodi di irresponsabilità e di mancato rispetto delle disposizioni previste per contenere la diffusione del contagio da Covid-19”. I comuni interessati sono Sala Consilina, Polla, Atena Lucana e Caggiano (Vallo di Diano).

Vincenzo De Luca, con l’ordinanza, la n.18 del 15 marzo 2020 vuole perseguire l’obbiettivo di contenimento “dopo l’aumento dei contagi verificatosi in questi comuni e i rischi persistenti nella zona”. La Asl di Salerno, infatti, ha registrato un aumento notevole dei contagi in Regione: 11 a Sala Consilina, 3 a Caggiano, 1 a Polla, 1 a Atena Lucana. ma i contatti che queste persone avrebbero avuto sono molti di più: 45 a Sala Consilina, 20 a Caggiano, 10 a Polla, 8 ad Atena Lucana, 5 a Teggiano, 5 a Montesano, 3 a Buonabitacolo, 3 ad Auletta, 2 a Sant’Arsenio, 3 a Padula.

Il commento di De Luca

Di fronte a comportamenti irresponsabili, ha dichiarato il governatore campano, “si rimane davvero indignati”. La richiesta di intervento dell’esercito pare non sia bastata. Tutto ciò infatti, “ha prodotto decine di contagi, la quarantena per quattro comuni e decine di contatti che andranno verificati nelle prossime ore”. Per questo motivo, ha spiegato De Luca, “ho dato mandato all’Asl di procedere alla denuncia penale di quanti hanno promosso o partecipato a questa iniziativa per il danno enorme che ha prodotto sulla pelle di migliaia di cittadini, di migliaia di medici e infermieri impegnati all’ultimo respiro nella battaglia contro la diffusione del contagio”.