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Coronavirus, Daniela De Rosa: "Siamo tutti colpevoli"

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La dottoressa Daniela De Rosa si trova "attaccata al respiratore per colpa di chi ha violato le disposizioni": la sua accusa.

Sono moltissime le persone che hanno violato le disposizioni di contenimento del coronavirus: l’accusa di Daniela De Rosa si rivolge a tutti i cittadini. Infatti, come sostiene la veterinaria, “siamo tutti colpevoli”, ma “ognuno deve fare la sua parte” in questa battaglia. La donna, da quanto si apprende, è stata uno dei primi casi di Covid-19 registrati in territorio Irpino. Al momento, inoltre, si trova in isolamento nel reparto di pneumologia dell’ospedale San Pio di Benevento.

Coronavirus, Daniela De Rosa

Daniela de Rosa è costretta all’isolamento presso l’ospedale San Pio di Benevento: è uno dei primi casi di coronavirus registrati in Irpinia. La sua testimonianza porta a riflettere: a causa delle numerose violazioni dei decreti ministeriali, infatti, la donna è costretta a rimanere attaccata al respiratore. “Sono chiusa in un isolamento da cosi tanti giorni che non li conto più – ha detto la donna -, non posso aprire la finestra e ho contatti solo con i medici. Il Coronavirus mi ha provocato una bruttissima polmonite con grave insufficienza respiratoria“.

Daniela ha 43 anni e prima di questa malattia non ha mai registrato problemi di salute. Uno dei dolori più duri che ha dovuto affrontare, ha raccontato, è stata la perdita di suo padre. “Ho combattuto per tornare dalla mia famiglia e oggi dopo il primo tampone negativo ho tirato un leggero sospiro di sollievo perché sto vincendo la battaglia. Una certezza – prosegue ancora – ce l’ho: se non vieni toccato da una tale disgrazia non capisci il dolore che si prova”.

Quello che vuole far emergere con la sua testimonianza è un messaggio chiaro: “Voglio che mi guardiate negli occhi e nel mio corpo la sofferenza che si ha per provare a combattere questo virus”. Daniele ammette che in Italia “siamo stati tutti colpevoli a diversi livelli e gradi ma soprattutto chi l’ha fatto deliberatamente sapendo di delinquere”. Di fronte a coloro che volontariamente violano i decreti in modo irresponsabile, Daniela rivolge le sue accuse, ma poi conclude: “Perdonatemi se vi ho angosciato, ma era il mio scopo per smuovere le vostre coscienze”.