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Coronavirus, l'avvertimento della Croce Rossa: "Troppa gente in giro"

croce rossa cinese

Coronavirus, la Croce Rossa cinese ammonisce gli italiani: "Ancora troppa gente in giro, rispettate le regole".

Gli italiani stanno rispettando le regole, ma non abbastanza. Secondo alcuni rappresentanti della Croce Rossa cinese, atterrati in Italia per dare un aiuto durante l’emergenza coronavirus, i nostri connazionali non si stanno comportando come dovrebbero.

Coronavirus, la valutazione della Croce rossa cinese

C’è ancora troppa gente per strada“. L’hanno notato i medici della Croce Rossa cinese, in Italia per aiutare la nostra equipe medica. “Da un lato -riferisce Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana- hanno notato che le misure di contenimento messe in atto dall’Italia sono buone anche se, per loro, il numero delle persone per strada è ancora molto alto”.

Troppe passeggiate, troppe uscite non necessarie secondo la CRI. “Anch’io domenica -prosegue Francesco Rocca- sono rimasto sorpreso e impressionato dalla gente che correva e passeggiava a Villa Borghese. E questo è assolutamente sbagliato. La gente deve capire che la situazione attuale è drammatica. Ripeto: c’è troppa gente in giro”. Le ammonizioni agli italiani arrivano anche dai medici cinesi. In particolare, uno di loro sta tenendo un diario per l’agenzia di stampa cinese Xinhua. Nelle annotazioni, si legge: “Oggi, mentre attraversavamo le strade di Roma, un tempo vivaci e animate, non abbiamo visto quasi nessuno e pochissimi veicoli. Penso che, in un certo senso, sia positivo”. Ma serve più impegno: “Ridurre il flusso di persone in circolazione rappresenta un buon metodo per frenare la diffusione dell’infezione. Sottolineiamo però la necessità di un’ulteriore quarantena per un migliore contenimento dell’epidemia“.

L’appello agli italiani

Anche per il presidente della Croce Rossa Italiana l’unica maniera per uscire presto dall’emergenza coronavirus è rispettare le regole. “Abbiamo una comunità scientifica all’avanguardia -continua Rocca- ma dobbiamo rispettare le regole di contenimento ed isolamento. Abbiamo visto che solo così si riesce ad uscirne meglio”.