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Coronavirus Jesolo, infermiera suicida: lavorava con pazienti in terapia intensiva

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Un'infermiera della città di Jesolo si è suicidata: febbricitante da alcuni giorni, attendeva l'esito del tampone. Aveva 49 anni.

Lavorava presso l’ospedale di Jesolo nel reparto di terapia intensiva la donna di 49 anni suicida: l’infermiera attendeva l’esito del test per coronavirus. Aveva la febbre da alcuni giorni e si trovava quindi in isolamento nella sua abitazione. All’improvviso, però, avrebbe deciso di togliersi la vita gettandosi nel fiume Piave, a Cortellazzo (Venezia).

Coronavirus Jesolo, infermiera si suicida

Il corpo della donna è stato ritrovato non lontano dalla foce del fiume Piave: la tragica scoperta è avvenuta grazie a un pescatore professionista. Erano le prime ore del mattino di mercoledì 18 marzo quando il corpo di un infermiera suicida è apparso nelle acque del fiume. Dopo la segnalazione del pescatore, inoltre, i militari della Guardia Costiera di Venezia e Jesolo sono intervenuti sul posto per recuperare il corpo.

La donna di 49 anni lavorava in prima linea contro l’emergenza coronavirus: era un’infermiera all’ospedale di Jesolo e curava i malati in terapia intensiva. Assunta nel 1991 all’Ulss4, l’infermiera ha lavorato fino al 2012 nel reparto di Chirurgia di Jesolo per poi essere trasferita nella chirurgia di San Donà di Piave. Dal 2016, inoltre, era tornata a lavorare all’ospedale di Jesolo, nella Medicina Fisica e Riabilitativa.

Il cordoglio

“Era una persona dedita al lavoro, una risorsa insostituibile per i colleghi e per questa Azienda sanitaria – ha dichiarato il direttore generale dell’Ulss 4, Carlo Bramezza –. Non a caso, non appena appreso la notizia della sua scomparsa, i colleghi dell’ospedale di Jesolo che in questi giorni sono impegnati sul fronte Coronavirus sono rimasti profondamente colpiti e scossi dall’accaduto. A nome dell’Azienda sanitaria che rappresento esprimo il più profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia della “nostra” infermiera”.