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Coronavirus, Cardarelli smentisce notizia sui medici in malattia: "Sono 9, non 200"

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La dirigenza del Cardarelli ha fatto giungere una smentita alla notizia secondo cui più di 200 medici fossero andati in malattia.

Il direttore generale dell’ospedale Cardarelli di Napoli è intervenuto sull’allarme lanciato dal Dipartimento delle Emergenze sull’alto numero di medici in malattia. Dopo aver smentito la notizia secondo cui sono più di 200 gli assenti, ha spiegato di aver avviato le dovute contestazioni per agire nelle sedi opportune contro chi ha diffuso la falsità.

Medici in malattia al Cardarelli: la smentita

Longo ha spiegato che ci sono 17 medici malati del dipartimento di emergenza e accettazione, ovvero quello che in prima battuta si trova a contatto con i pazienti infetti. Tra loro ve ne sono 4 affetti da patologie di lunga data, croniche e gravi, e altri 4 positivi al tampone. Sottraendo questi 8 casi di dottori impossibilitati a lavorare, quelli formalmente assenti sono quindi 9. Un numero ben inferiore a 249, quello trapelato in mattinata e che aveva aperto il caso dell’assenteismo di massa.

Ha poi aggiunto che, dato il “persistere di servizi giornalistici nei quali si parla di medici furbetti“, la direzione strategica ha dato mando ai propri legali di avviare le dovute contestazioni e agire in tutte le sedi opportune contro chi ha diffuso e diffonderà notizie non corrispondenti a verità. “Non permetterò a nessuno di gettare fango sulla nostra azienda e sulla nostra sanità“, ha rimarcato.

Il caso

A scatenare la polemica era stato un post pubblicato su Facebook da Ciro Mauro, primario di Cardiologia e capo dipartimento per la sicurezza dell’ospedale. “Penso a tutti gli operatori del Cardarelli che sono al loro posto e penso anche a tutti quelli che si nascondono dietro un certificato medico fasullo lasciando i colleghi da soli a lavorare” aveva scritto, scatenando le domande degli utenti.

L’uomo aveva dunque chiarito spiegando che i certificati medici per congedi dovuti a ragioni di malattia erano pari a 249. Un numero secondo lui troppo alto e dovuto alla paura di far fronte all’emergenza sanitaria. Per questo si era avviata un’indagine interna per esaminare ogni singolo caso di assenza e accertare le eventuali irregolarità. A seguito degli esami, il direttore ha fatto giungere la smentita.

La Procura di Napoli ha anche aperto un fascicolo per andare a fondo nella vicenda. Il procuratore capo Giovanni Melillo ha anche mandato i carabinieri dei Nas presso la struttura per svolgere accertamenti preliminari.