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Coronavirus, militari positivi a Sigonella: potenziale focolaio

Sigonella: due militari positivi al Coronavirus

Due militari positivi al Coronavirus all'Aeroporto di Sigonella, Siracusa. Il Sindacato chiede più tutela per chi presta servizio.

Nel reparto dell’Aeronautica militare di Sigonella, Siracusa, due militari risultano positivi al Coronavirus. Il tampone è stato fatto su due ragazzi dell’undicesimo Reparto Manutenzione Velivoli: uno si trova ricoverato in ospedale mentre l’altro risulta paziente asintomatico.

Due militari positivi al Coronavirus

Si temono ulteriori casi, situazione che potrebbe far diventar l’Aeroporto di Sigonella un focolaio di Coronavirus. Prima di scoprire la positività dei militari, altre due persone risultavano contagiate. Una è andata in pensione il 28 febbraio 2020 per poi scoprire di avere il virus, l’altra è stata in servizio fino all’11 marzo 2020, quando uno dei suoi genitori è risultato positivo. Entrambi sono dipendenti civili.

Il Sindacato Aeronautica Militare (Siam) ha destato la sua preoccupazione a seguito di questi quattro casi accertati, soprattutto perché nell’aeroporto di Sigonella sono presenti altri reparti militari, tutti molto numerosi: il 41° Storno, il Comando Aeroporto, il 61° Gruppo volo di aerei a pilotaggio remoto e l’ Alliance Ground Surveillance Nato (Ags).

All’aeroporto di Sigonella serve tutela

Al momento, non ci sono riduzioni di giorni e orari di servizio per evitare concentrazione di personale nella struttura. Soprattutto nelle aree comuni, il rischio di contagio da Coronavirus è maggiore.

Questa situazione è grave e potenzialmente pericolosa, poiché i due militari positivi erano costantemente in contatto con gli uffici e le sale di lavoro, hanno frequentato l’affollata mensa, che riaprirà dopo soli due giorni di chiusura”, commenta il Siam.

Il sindacato chiede quindi a Lorenzo Guerini, ministro della Difesa, di valutare una quarantena estesa a tutto il personale dell’aeroporto di Sigonella entrato potenzialmente in contatto con i due militari contagiati. Inoltre, avanza la richiesta di visite mediche mirate, dotazione di protezioni individuali, la chiusura del refettorio e una modifica dei turni di servizio, oltre all’opportunità di fare smart working, ove possibile. “Altri reparti dell’Aeronautica che hanno già messo in atto alcune di queste precauzioni”, spiega il Siam.