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Barista morto per coronavirus a Brescia: deceduti anche due clienti

barista morto per coronavirus

Il barista bresciano Sergio Mazzolini è morto per le conseguenze del coronavirus: era stato ricoverato a fine febbraio.

Lutto a Brescia per la scomparsa di Sergio Mazzolini, barista di 64 anni morto a causa del coronavirus. Insieme a lui hanno perso la vita anche due clienti storici del locale del quartiere Badia: si tratta di Francesco Rolfi, 80 anni, e Carlo Gandelli, 74 anni.

Coronavirus, barista morto a Brescia

È proprio Brescia una delle città che sta pagando il prezzo più alto della pandemia, insieme ad altri centri della Lombardia come Bergamo. L’immagine dei camion dell’esercito che portano via dalla città orobica le salme delle vittime – troppe per i forni crematori locali – è divenuta tristemente celebre in tutto il mondo, uno dei tanti simboli della tragedia che il Covid-19 rappresenta per l’Italia.

A Brescia si registrano ogni giorno nuovi casi e nuovi morti per il coronavirus. La scomparsa di Sergio Mazzolini ha scosso profondamente non solo la moglie Marta e i figli Gianluca e Andrea ma l’intera comunità, per cui il barista era un vero punto di riferimento. Il suo locale era molto frequentato dalla gente del quartiere. Ora fuori dall’ingresso è appeso un cartello (affisso dopo la diagnosi, quando ancora familiari e amici speravano in una ripresa) che recita: “Chiuso per motivi di salute“.

Dopo la comparsa dei primi sintomi a fine febbraio, Sergio è stato immediatamente ricoverato in ospedale, dove è rimasto per qualche giorno. Ha lottato contro la malattia ma ha dovuto arrendersi. La moglie Marta si trova attualmente in quarantena ma le sue condizioni di salute sono buone.