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Coronavirus, il bilancio dei contagi: 37.860 casi e 4.032 morti totali

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In serata il capo della Protezione Civile Borrelli ha diramato il nuovo bilancio dei contagi da coronavirus, che sale a 37.860 casi e 4.032 decessi.

Nella serata del 20 marzo è giunta la consueta conferenza stampa del capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, che ha comunicato il nuovo bilancio dei contagi e dei decessi in merito all’emergenza coronavirus. I dati delle ultime 24 ore mostrano un ulteriore incremento dei nuovi infetti con 37.860 casi in tutta Italia e 4.032 morti in totale a cui vanno inoltre aggiunte 5.129 guarigioni, 689 in più rispetto a ieri.

Coronavirus, il bilancio dei contagi oggi

Il Dipartimento della Protezione Civile ha in seguito pubblicato la tabella riepilogativa nella quale sono illustrati i dati regione per regione, con i territori italiani epicentro della pandemia che rimangono ancora quelli maggiormente colpiti dal coronavirus. Al primo posto per numero di contagi troviamo infatti la Lombardia con 15.420 casi attualmente positivi, l’Emilia Romagna con 5.089 e il Veneto con 3.677.

A seguire troviamo Piemonte e Marche con rispettivamente 3.244 e 1.844 casi ciascuna, mentre più a sud abbiamo la Toscana con 1.713 contagi, la Liguria con 1.001, il Lazio con 912, la Campania con 702, la provincia autonoma di Trento con 600, il Friuli-Venezia Giulia con 555, la Puglia con 551, la provincia autonoma di Bolzano con 530 e l’Abruzzo con 422 casi.

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Tra i cento e i quattrocento contagi troviamo invece l’Umbria con 384, la Sicilia con 379, la Sardegna con 288, la Valle d’Aosta con 257 e la Calabria con 201. Al di sotto dei cento contagi rimangono infine il Molise con 39 casi e la Basilicata, che con 52 infetti da coronavirus perde il primato di regione meno contagiata d’Italia anche se rimane ancora l’unica dove non si è registrato ancora un decesso riconducibile al Covid-19. Al momento, dei 37.860 contagiati 19.185 si trovano in isolamento domiciliare, 16.020 sono ricoverati con sintomi di vario genere mentre 2.655 sono in terapia intensiva.

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Il potenziamento della terapia intensiva

Nel corso della conferenza stampa, Borrelli ha inoltre annunciato l’aumento dei posti letto in terapia intensiva per far fronte all’emergenza sanitaria:Siamo partiti da circa 500o posti di terapia intensiva e siamo arrivati ad 8000. Sono aumentati anche i posti in pneumologia: un’attività di potenziamento chiesta dal ministero e attuata dalle regioni”. Per quanto riguarda invece l’inasprimento delle pene per chi viola i provvedimenti di quarantena il capo dipartimento non ha potuto aggiungere molto: “Noi come Protezione Civile ci limitiamo alle nostre attività. Queste sono valutazioni di ordine politico che lasciamo al governo.

Interrogato sulla comparsa di nuovo focolai di coronavirus nel Nord Italia (come ad esempio quello di Verona) il professore ordinario geriatria presso l’Università Cattolica di Roma Roberto Bernabei ha risposto ai giornalisti presenti in sala: “L’idea che ci possano essere degli spot nei prossimi giorni non mi sconvolge. La cosa fondamentale è che siano focolai isolati e che vengano poi presi provvedimenti immediati per restringerli e vedere cosa succede dopo due settimane”.