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Coronavirus e meteo, il freddo in arrivo inciderà sui contagi?

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In arrivo in Italia un'ondata di freddo e neve su alcune regioni, ma il meteo può influenzare il contagio da coronavirus?

Il meteo, in particolare il tempo freddo, incide sulla diffusione del coronavirus? In arrivo sull‘Italia un’ondata di maltempo fuori stagione. Tornerà la neve in alcune regioni e su tutta l’Italia farà da protagonista il freddo. Le nuove temperature possono incidere sulla diffusione del Covid-19? Parlano gli esperti. Determinante il comportamento dell’uomo.

Coronavirus, il freddo incide sul contagio?

Sul Mediterraneo e sull’Italia sta arrivando un’ondata di freddo fuori dal comune. Il Paese, dovendo affrontare l’emergenza coronavirus, sta procedendo a rilento, anzi alcuni settori sono totalmente fermi. L’agricoltura ha avuto una battuta d’arresto che, sommata all’arrivo del freddo potrebbe mettere in affanno la produzione ed il commercio. Ma il freddo tardivo può avere, in qualche modo, un effetto sul coronavirus?

Le parole dell’esperto

A rispondere il professore di Igiene dell’Università di Pisa Pierluigi Lopalco impegnato nella Task Force COVID19 per la Regione Puglia. “Il clima potrebbe avere un effetto sulla circolazione dei virus respiratori – spiega il professore Lopalco– ma piccole fluttuazioni di temperatura non possono avere una forte influenza su velocità del contagio e severità del decorso. Le previsioni di ritorno di temperature più basse si pongono comunque nel quadro di un Paese a clima temperato. Si aggiunga a questo che l’impatto dell’inverno sulla circolazione dei virus respiratori dipende molto dal fatto che molte persone si riuniscono nei locali chiusi. Questo, grazie alle misure di distanziamento sociale, non dovrebbe avere un impatto sulla situazione nei prossimi giorni”.

Le correlazioni tra infezioni e comportamento

Stando alle dichiarazioni del professor Lopalco non esisterebbe una correlazione tra il meteo e la diffusione del virus. Piuttosto, la correlazione può esserci tra l’uomo ed il virus, i suoi comportamenti per arginare il problema.

Il professore Claudio Mencacci, presidente delle Società italiana di psichiatria ci tiene a sottolineare che il pericolo reale viene dai comportamenti delle persone in tempo di emergenza: “Siamo entrati nella fase della responsabilità. Dobbiamo mettere in atto comportamenti e azioni che ci rendono responsabili sia verso noi stessi che verso gli altri. Per ridurre la paura bisogna ridurre l’ignoranza e per ridurla bisogna che vengano messi sul campo, e il Ministero (ma anche la Regione Lombardia) sono molto attenti e stanno veicolando il messaggio, una serie di comportamenti che siano comprovati scientificamente e che riducano la diffusione del contagio. La situazione non va presa sottogamba o banalizzata: occorre però evitare comportamenti irrazionali. Tutto va affrontato con scienza e ragione”.