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Coronavirus, positivo il figlio della giornalista Tiziana Ferrario

Tiziana Ferrario

La giornalista Tiziana Ferrario ha raccontato come il coronavirus abbia cambiato la vita del figlio di 29 anni che è risultato positivo al Covid-19.

La nota giornalista Tiziana Ferrario ha raccontato attraverso le pagine de Il Corriere della Sera di come il coronavirus abbia cambiato la vita del figlio di 29 anni che è risultato positivo al Covid-19.

Il figlio della giornalista positivo al coronavirus

Per anni alla conduzione del TG 1, la giornalista Tiziana Ferrario ha deciso di raccontare tramite le pagine de Il Corriere della Sera di come il coronaviurs abbia impattato sulla sua vita dopo aver scoperto la positività al Covid-19 del figlio di 29 anni.

Una vicenda, quella raccontata dalla giornalista, che dimostra come il coronavirus non riguarda solo gli anziani, ma colpisca anche i giovani. Scrivendo del figlio Tiziana Ferrario racconta della sua passione per lo sport e di come il 29enne si sia duramente allenato per prendere parte ai Campionati Italiani Indoor di Atletica, che si sono tenuti ad Ancona a fine febbraio. “Ce l’aveva messa tutta e aveva trascorso persino un mese sull’altopiano di Iten, in Kenya, dove si formano i campioni della corsa, per migliorare le sue prestazioni e poter arrivare più preparato alla sfida con i grandi dell’atletica nazionale. Due allenamenti al giorno a 2.400 metri di altezza insieme ad atleti da tutto il mondo: a letto alle 21, in piedi all’alba”.

Dopo la bella esperienza, però, adesso il ragazzo deve fare i conti con il coronavirus. “Dallo scorso martedì questo giovane ha iniziato ad aver febbre a 38, tosse e mal di gola- ha scritto la giornalista – Da venerdì, dopo ogni colpo di tosse, anche un po’ di sangue. Ogni volta che ha contattato il medico gli è stato risposto di prendere la Tachipirina e lui lo ha fatto, ma la sua salute non è migliorata ed è andato al pronto soccorso. Una lastra ha individuato un inizio di polmonite, un tampone la positività al coronavirus. Da due giorni è ricoverato, ha iniziato la cura e le sue condizioni per fortuna non si sono aggravate. Non sente più sapori e odori, ma questa strana sensazione era cominciata già mentre stava a casa malato”.

Per poi concludere: “La sua esistenza è stata stravolta nel giro di pochi giorni. Niente più allenamenti, niente più amici, niente più lavoro, ma solo una stanza isolata con un vetro dove medici e infermieri eroici entrano super protetti per curarlo. Il loro impegno è esemplare e non va dato per scontato. Sono persone che stanno affrontando questo nemico in prima linea, con turni estenuanti e tanto coraggio, perché dopo aver lottato in corsia e nei reparti, devono tornare a casa dalle loro famiglie con il timore di contagiare un figlio, una compagna, un genitore. Posso immaginare la loro paura di soccombere al virus, ma ogni giorno sono lì al loro posto e non si arrendono. Non finirò mai di ringraziarli per il lavoro che stanno facendo per tutti i malati che affollano i nostri ospedali in questi giorni tristi. E un grazie anche come mamma, perché il ragazzo malato di cui vi ho raccontato è mio figlio e spero che guarisca presto”.