Una scena che fa gelare il cuore e che descrive la drammaticità di una situazione senza precedenti. Alle ore 7 di sabato 21 marzo è tornato l’Esercito a Bergamo per trasferire le salme dei morti a causa del coronavirus in altre città. Infatti, la situazione è fuori controllo: gli ospedali sono saturi e non ci sono altri posti in terapia intensiva per accogliere il numero sempre maggiore di contagi da Covid-19 registrati in tutta la provincia. Non solo: anche il cimitero è al collasso e non si sa più dove poggiare le bare dei molti defunti.
Coronavirus Bergamo, l’esercito al cimitero
Oltre 70 bare di defunti deceduti a causa del coronavirus a Bergamo e provincia verranno trasferite in altre città: l’Esercito le ha recuperate dal cimitero nella mattinata del 21 marzo. Scene che somigliano a una guerra, come quella che i medici e gli infermieri stanno combattendo ogni giorno per cercare di salvare la maggior parte delle persone risultate positive al Covid-19. I posti in terapia intensiva all’ospedale id Bergamo sono terminati e al tempo stesso anche il cimitero non riesce ad accogliere le vittime. Una situazione senza precedenti.
Le salme raccolte dai mezzi dell’Esercito verranno trasferite nelle zone dell’Alessandrino e del Ferrarese. Verranno cremate altrove, perché a Bergamo non si riesce a mantenere il ritmo: i forni sono sempre accesi ma i morti sono in continuo aumento. La scena che si trovano a osservare i cittadini ripete il drammatico epilogo di mercoledì scorso. Forse potrebbe accadere ancora anche nei prossimi giorni.
50 feretri a Ferrara
Nel pomeriggio di sabato 21 marzo 50 feretri saranno trasferiti a Ferrara e distribuiti tra la Certosa e il cimitero Copparo per la cremazione. Stando alle regole contenute nel Dpcm, per tutti i defunti non sarà possibile celebrare il funerale, in quanto vietato dalle norme previste dal premier Conte.