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Coronavirus, perché in Italia la letalità è la più alta del mondo? Le ipotesi

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Il tasso di letalità del coronavirus in Italia è al 9%, mentre in Cina è meno del 4% e in Germania è pari allo 0,3%. Qual è il motivo?

In Italia il coronavirus ha il tasso di letalità più altro al mondo. Si stima che nel nostro Paese il dato si aggiri attorno al 9%, mentre in Cina si fermi a meno del 4% e in Germania addirittura sullo 0,3%. In Francia la letalità è al 3,6%, in Corea del Sud, invece, addirittura dello 0,1%. Ma qual è il motivo? Esistono diverse ipotesi, ma nessuna di queste è una verità assoluta. Potrebbero esserci determinati fattori legati al metodo di conteggio delle vittime o alla frequenza dei test, fino all’inquinamento atmosferico.

Coronavirus Italia, tasso di letalità

Oltre a essere il secondo Paese al mondo per numero di contagi, l’italia anta anche un altro triste primato: il tasso di letalità del coronavirus nel nostro Paese è il più alto nel mondo. Infatti, con un dato che supera il 9%, l’Italia ha contribuiti per la maggior parte a segnare il bilancio delle vittime da Covid-19. Non esiste una spiegazione scientifica di questa situazione, ma si possono delineare diverse ipotesi.

Una prima considerazione riguarda il numero dei casi positivi: i dati ufficiali potrebbero essere inferiori rispetto ai numeri reali. “Il tasso di letalità in Italia è più elevato perché, oltre ad avere una popolazione più anziana, non si stanno testando e di conseguenza isolando i casi più lievi“, ha detto Bruce Aylward, vicedirettore generale dell’Oms. ma occorre fare ben due precisazioni: l’Italia è il secondo paese al mondo per numero di tamponi effettuati e anche molti altri Paesi potrebbero aver sottostimato i reali contagi.

La seconda considerazione riguarda, invece, l’età media della popolazione. Con 44,3 anni l’Italia è il Paese più vecchio d’Europa e il secondo del mondo dopo il Giappone. Il Covid-19 ha effetti superiori nelle persone anziane e questo potrebbe confermare l’elevata letalità in Italia. Tuttavia, la Germania, che è il secondo Paese più vecchio ha un tasso di letalità tra i più bassi del Vecchio Continente.

Necessario è quindi il terzo elemento, ovvero il decesso avvenuto per coronavirus o con coronavirus: un gioco di preposizioni che potrebbe fare la differenza. Un’indagine dell’Iss, infatti, rivela che solo lo 0,3% dei positivi è deceduto senza avere altre patologie oltre al coronavirus.