> > Coronavirus, Borrelli: "Per ogni contagiato ufficiale, dieci non censiti"

Coronavirus, Borrelli: "Per ogni contagiato ufficiale, dieci non censiti"

coronavirus bilancio 27 giugno

Borrelli fa una riflessione sui numeri del contagio da coronavirus: "Il rapporto di un malato certificato ogni dieci non censiti è credibile".

Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, in un’intervista per Repubblica, ha fatto una riflessione sul numero reali dei contagi da coronavirus. Stando a quanto riportato dai bollettini ufficiali (dato del 23 marzo ore 18), in Italia ci sarebbero oltre 63 mila casi totali. Borrelli, però, ne stima almeno 600 mila, in quanto “per ogni contagiato ufficiale” ce ne sarebbero “dieci non censiti”. Infatti, sostiene il commissario straordinario, “il rapporto di un malato certificato ogni dieci non censiti è credibile”.

Coronavirus, Borrelli sui contagi

Stando ai dati diffusi dal bollettino giornaliero della Protezione Civile, pare che i numeri di contagi da coronavirus in Italia siano in lieve discesa, ma Borrelli invita alla cautela. “Le misure di due settimane fa iniziano a sentirsi – ha detto il capo della Protezione Civile -. Nelle prossime ore dovremmo vedere altri effetti, capiremo se davvero la curva della crescita si sta appiattendo”. Secondo le previsioni, però, tra una settimana l’Italia potrebbe superare i contagi registrati in Cina: “Non me lo sarei mai aspettato”, ha confessato il commissario straordinario.

Secondo Borrelli, inoltre, fin da subito il governo ha agito mettendo al primo posto la salute degli italiani: “Il 31 gennaio – ha detto – questo governo ha dichiarato lo stato di emergenza e bloccato i voli da e per la Cina, mi sembra che abbiamo compreso subito che questa epidemia era una cosa seria”. Mentre rispetto al match Atalanta-Valencia si è espresso così: “Potenzialmente è stato un detonatore, ma lo possiamo dire ora, con il senno di poi”.