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Coronavirus, Ilaria Capua: "Le misure di contenimento funzionano"

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Buone notizie da Ilaria Capua, ma la virologa avverte: "Probabilmente il contagio non si fermerà, anche se rallenterà".

I numeri del contagio da coronavirus stanno diminuendo: questo è quanto emerge dal bollettino della Protezione Civile del 23 marzo ore 18. Borrelli, tuttavia, invita a rispettare ancora le restrizioni per evitare un ritorno ai numeri precedenti. Inotlre, rispetto ai casi reali, ammette una possibile discrepanza. “Per ogni contagiato uficiale, dieci non censiti”, avrebbe detto il capo della Protezione Civile. Le misure di contenimento, però, secondo Ilaria Capua stanno funzionando e questa è un’ottima notizia. La direttrice all’Università della Florida, dell’One Health Center of Excellence è stata intervistata dal Corriere e ha dichiarato alcune priorità.

Ilaria Capua sulle misure di contenimento

La diminuzione del numero dei contagi da coronavirus “significa che le misure di contenimento in Italia stanno funzionando“, queste le parole di Ilaria Capua. Per la studiosa, infatti, ora è “fondamentale fare il tampone ai sanitari” per evidenziare i casi di contagio anche asintomatici. Per quanto riguarda, invece, la possibilità di utilizzare le nuove tecnologie, la virologa esprime “qualche perplessità”: “Non siamo coreani. E nemmeno cinesi, dove queste tecnologie sono state utilizzate”.

Ad oggi, è importante “proteggere soprattutto le persone fragili“, sostiene Capua. “Gli immunodepressi perché magari hanno un tumore. Chi soffre di malattie croniche come cardiopatie o diabete. Occorre entrare nell’ordine di idee che tutti, ma soprattutto queste persone, per un ‘certo numero di mesi’ dovranno proteggersi”. Secondo la studiosa, infatti, “probabilmente il contagio non si fermerà anche se rallenterà“.

Il sistema sanitario italiano, di fronte a questa situazione, deve “farsi carico di queste persone che – ricorda infine Capua – non sempre sono anziani, al di fuori della società produttiva. Sono persone che hanno ancora la loro vita lavorativa”. E conclude con una constatazione “Sarà un problema – ammette – per molti questa epidemia rappresenta uno stravolgimento della loro vita“.