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Coronavirus, a Napoli è morto il dipendente Anm Ettore Spigno

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A Napoli è morto Ettore Spigno, dipendente Anm. L'uomo era risultato positivo al coronavirus.

Un dipendente Anm è morto a Napoli dopo aver contratto il coronavirus. Ettore Spigno, 63enne, era ispettore preposto al controllo sul trasporto pubblico della città campana. Il suo ultimo giorno di lavoro in Anm risulta essere il 5 marzo. In seguito, Spigno si era recato a Torino per visitare le figlie. Al suo ritorno, l’uomo aveva accusato i sintomi della febbre: dal 10 marzo era in malattia.

Immediatamente, l’uomo aveva deciso di sottoporsi al tampone, risultando positivo al covid-19. Spigno è stato quindi trasportato all’ospedale Boscotrecase di Napoli, dove ha affrontato la terapia intensiva. Purtroppo, le sue condizioni sono progressivamente peggiorate, fino al decesso, avvenuto in giornata 24 Marzo. Grandissimo sgomento e cordoglio nell’azienda e fra i colleghi, che hanno assistito al rapido corso dell’infezione.

Coronavirus a Napoli, muore dipendente Anm

Anm ha spiegato in una nota che una sola persona è stata a stretto contatto con Spigno dopo il suo ritorno da Torino. Questa persona è stata sottoposta al regime di isolamento fiduciario cautelativo. Sui social in molti esprimono cordoglio per l’accaduto, e vicinanza ai familiari di Ettore. Lo stesso sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha precisato la sua solidarietà: “Siamo vicini alla famiglia di Ettore Spigno. L’Amministrazione comunale e l’azienda di trasporto pubblico esprimono il più profondo cordoglio per la scomparsa di Ettore e non mancheranno di sostenere la sua famiglia”.

Nino Simeone, presidente della Commissione Trasporti, commenta: “Questa notizia ha provocato una profonda tristezza in tutti noi che facciamo parte della comunità del trasporto pubblico locale”. Il sindacalista Marco Sansone, anche lui dipendente Anm, ricorda: “Era partito il 5 marzo per Torino, il 10 è tornato e aveva febbre. Si è messo in malattia e in seguito ha riscontrato la presenza del coronavirus che poi, anche sulla base di patologie sottostanti che lui aveva, l’ha portato alla morte. Era un coordinatore del deposito, era uno di noi. Ha avuto la sfortuna di incrociare questo brutto virus. Ci mancherà“.