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Coronavirus, il sindaco di Misano: "I dati ufficiali sono sbagliati"

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Il sindaco di Misano lancia un allarme: a causa del coronavirus molte famiglie sono state decimate: "I dati ufficiali sono sbagliati".

Daisy Pirovano, il sindaco di Misano, in provincia di Bergamo, lancia un allarme: molte persone muoiono per coronavirus in casa e non vengono inserite nei bollettini della Protezione Civile. “I dati ufficiali – dunque – sono sbagliati”. La situazione sta diventando estremamente drammatica in Lombardia e purtroppo gli ospedali non riescono ad accogliere tutti i malati. Intervistata da Coffee Break su La7, Daisy descrive la situazione attuale.

Come sapere i dati reali

Il sindaco di Misano, Daysi Pirovano si è mossa in prima persona per accertare i numeri reali sui contagi e sui morti della sua cittadina. “Il principale problema – ha spiegato la donna – è di tipo informativo: non abbiamo dati relativi ai positivizzati, riceviamo solo un foglio dalla prefettura ma i dati non sono aggiornati da almeno 15 giorni”. Molte persone, inoltre, morendo in casa non risultano nei bollettini. “Le notizie io le so esclusivamente dalla gente e i dati dei decessi arrivano esclusivamente dalla nostra anagrafe. Non abbiamo avuto né aiuto né indicazioni da dare alla cittadinanza a parte i decreti che conoscono tutti”, ha aggiunto.

Ai microfoni di La7, inoltre, la sindaca e senatrice leghista aggiunge: “I dati ufficiali non corrispondono al numero dei decessi. Qui abbiamo famiglie decimate“. Sono affermazioni drammatiche, che causano sofferenza a chiunque le ascolti. Soltanto provando a immaginare il dolore di queste persone è possibile capire, in una piccolissima parte, quello che sta accadendo a Bergamo. Infine, Pirovano conclude ricordando che, ad oggi, “il nostro motto è salviamoci da soli“.

Coronavirus, il sindaco di Misano

Un medico aveva lanciato l’allarme ancora dal 22 febbraio, ma la sua voce non è stata ascoltata. Il coronavirus a Bergamo sta mietendo centinaia di vittime e molte famiglie hanno perso i loro cari. Il sindaco di Misano, nella bergamasca, ha descritto il drammatico scenario che sta portando il coronavirus. “Ci sono stati grandi ritardi – ha confessato Daisy Pirovano, la prima cittadina di Misano -, lavoriamo in rete con tutti i sindaci per ovviare le lentezze dello Stato. Abbiamo anticipato la chiusura dei negozi convincendo la gente e le fabbriche”.

Un altro problema riguarda la spesa alimentare delle persone costrette all’isolamento, che allo stato attuale nemmeno la prima cittadina saprebbe indicare. “Io non so quali siano le famiglie per avvisarle – ha detto Daisy -. Fortunatamente sono gli stessi contagiati che con senso di responsabilità, chiamano in comune”. Un altro punto poco chiaro nei decreti riguarda poi la raccolta differenziata, o il reperimento dei contanti per le persone anziane. E infine manca la cosa più importante: i dispositivi di protezione individuale. “Quello che arriva – dice ancora Daisy – lo abbiamo solo grazie alla gente e a donazioni individuali”.