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Coronavirus: padre in ospedale e fratello malato, ma niente tampone

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Il padre di Manuela è in ospedale, positivo al Coronavirus. Suo fratello invece è a casa, malato: non gli fanno il tampone.

Manuela vive a Brescia, suo padre è ricoverato in ospedale col Coronavirus e suo fratello è malato, ma di tampone non se ne parla. La sua famiglia si trova in quarantena domiciliare, con quello che potrebbe essere un altro caso positivo: senza test o finché la situazione non dovesse peggiorare, non lo sapranno mai.

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Il fratello è malato, ma niente tampone

Il fratello di Manuela presenta tutti i sintomi del Coronavirus ma, alla richiesta di test per accertarlo, si è sentito rispondere che viene fatto solo agli ospedalizzati. “Ci hanno detto che se c’è un peggioramento dobbiamo contattare il medico di base o andare in ospedale”, spiega la donna, “quando probabilmente il virus ti ha già compromesso i polmoni, senza la possibilità di potersi sottoporre ad alcun accertamento”.

Il padre è stato ricoverato presso la Fondazione Poliambulanza di Brescia il 15 marzo, per poi essere spostato in terapia intensiva. Manuela e la sua famiglia si trovano in quarantena presso il loro domicilio. Lei e suo fratello hanno richiesto un tampone per poter curare il Coronavirus sin dalla prima fase. “È come se ci stessero praticamente condannando a morte. Lo sapete che c’è gente che muore a casa?”, dice la donna.

Morire per il Coronavirus

Una situazione similare la stanno vivendo gli anziani e il personale sanitario nelle case di riposo di tutta Italia. Ci sono strutture in cui gli ospiti muoiono ogni giorno, registrando numeri spaventosi, eppure non si parla di tamponi né avviene ospedalizzazione. Uno dei casi più conclamati è quello della Residenza Fondazione Santa Chiara di Lodi, dove in un solo mese ci sono stati 43 decessi.