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Chi è Michela, l'infermiera ringraziata da Conte in Parlamento?

infermiera Michela Conte

La lettera dell'infermiera Michela è arrivata a Conte che l'ha citata durante il discorso a Camera e Senato. Oggi lei risponde: "Grazie a tutti".

Chi è l’infermiera Michela citata dal premier Giuseppe Conte alla Camera e Senato? Un post su Facebook ha fatto diventare Michela Venturi il simbolo della lotta contro il coronavirus. L’infermiera in prima linea al Covid-hospital in Senigallia ha scritto una lettera arrivata fino al Parlamento.

Chi è l’infermiera Michela Venturi

Dopo una notte infernale come tante ai tempi del coronavirus Michela Venturi ha postato sui social una lettera– sfogo, rivolgendosi al presidente del Consiglio che ha fatto il giro del web. In poco tempo il post è arrivato anche a Roma da Giuseppe Conte che, nei suoi discorsi alla Camera ed al Senato ha citato l’infermiera e il suo messaggio.

Michela Venturi è un’infermiera di 39 anni che lavora all’ospedale di Senigallia per l’emergenza coronavirus. Come tanti del suo settore, gli orari di lavoro vanno dalle 7 alle 10 ore. Le giornate di lavoro ai tempi del covid sono interminabili. A Conte nella sua lettera ha raccontato cosa vuol dire avere paura negli ospedali. “Sa Signor Presidente Conte – scrive Michela su Facebook -, io durante i miei turni NON VADO IN BAGNO perché HO PAURA che con un solo gesto sbagliato e fatto in un piccolo momento di distrazione causato da stanchezza lavorativa e mancanza di acqua e cibo, io possa infettarmi e di conseguenza infettare altre persone di questa nazione”.

Sempre nella lettera racconta la felicità che si prova nell’uscire dall’ospedale, la “fame d’aria” che si prova respirando fuori le stanze asettiche dove non si può rimanere senza mascherina.

Michela quando arriva a casa getta i vestiti, fa una doccia e mangia distante dai suoi parenti, in particolare dalla sua piccola nipote, per paura di trasmetterle il virus.

Michela i 100 euro in più al mese non li vuole perché “I 100 euro, esentasse, non li voglio, non per essere maleducata – si legge ancora nella lettera – ma perché vorrei che lei, portandomi veramente rispetto, usasse quei soldi per farmi una promessa, che non vi scorderete di noi…rimasti in piedi senza mollare…e vorrei che Lei ascoltasse i nostri sindacati e migliorasse il contratto collettivo nazionale degli infermieri in Italia”.

La risposta di Giuseppe Conte

Durante il discorso alla camera per l’ultimo aggiornamento del DPCM Giuseppe Conte cita proprio Michela. Il presidente del Consiglio ha voluto ringraziare gli sforzi e l’impegno che operatori sanitari e medici stanno affrontando in questi giorni. E poi ha citato proprio la lettera dell’infermiera di Senigallia.

Il post di Michela

Dopo l’intervento Michela ha voluto rispondere al Conte con un altro post. La donna ha ringraziato tutti specificando: “Il nostro Presidente ha risposto non a me ma a tutti noi”.

Io ho solo scritto una lettera dopo essere smontata da un turno di notte terribile. – scrive Michela -. Ero stanca, avvilita e dolente, con l’adrenalina che mi manda avanti per un turno intero. Prima di crollare e addormentarmi sul computer, mi è venuto fuori tutto quello che provavo, poi il resto lo avete fatto voi. Voi avete letto la lettera, voi avete capito i miei pensieri, vi siete commossi, voi avete diffuso il messaggio, diffuso così tanto da averlo fatto diventare virale, da averlo fatto arrivare a colui a cui io mi ero rivolta. Oggi Il nostro Presidente ha risposto non a me ma a tutti noi”.