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Coronavirus, Burioni replica alle critiche: "Non sono un veggente"

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A chi gli rivolge critiche per alcune sue dichiarazioni sul rischio del coronavirus in Italia, Burioni risponde di avere il limite di non essere veggent.

Roberto Burioni risponde alle critiche di chi, nel pieno dell’emergenza coronavirus, lo accusa di aver sostenuto che “in Italia il rischio che arrivi è pari a zero“. Riproponendo le varie tappe delle sue affermazioni da gennaio a fine febbraio, arriva alla conclusione che non avrebbe potuto prevedere lo scoppio dell’epidemia.

Coronavirus: Burioni risponde alle critiche

Sono diventate in poco tempo virali le affermazioni del medico che il 2 febbraio aveva dichiarato che, in quel momento, il nostro paese non avrebbe corso alcun rischio. Pensiero che per altro andava di concerto con quello delle autorità governative, che nelle medesime date rassicuravano i cittadini dicendo che saremmo stati “prontissimi ad un’eventuale spread dei contagi.

Burioni ha quindi voluto ripercorrere tutte le sue esternazioni in merito all’infezione. Già l’8 gennaio 2020 per esempio aveva avvertito che c’era un pericolo in arrivo dalla Cina. Qualche giorno dopo, il 22, aveva poi spiegato che secondo le autorità europee il rischio che il virus arrivasse nel Vecchio Continente era minimo. “Io non sono per niente d’accordo con loro, ma spero vivamente di sbagliarmi“, aveva detto il medico mostrando quindi i primi segnali che per lui il rischio si faceva concreto.

Il 27 gennaio poi aveva affermato che “non dobbiamo far arrivare in Italia il virus, che si diffonde in maniera molto efficiente e sembra causare una malattia di una certa gravità. L’unica cosa oggi che può difenderci veramente è la quarantena“. Già un mese prima del rinvenimento del primo caso a Codogno Burioni aveva dunque lanciato l’allarme e invitato governo e regioni a prendere tutte le precauzioni del caso. I più ricorderanno la sua polemica con il Presidente toscano Rossi il quale aveva mostrato la sua totale contrarietà a porre in isolamento chi rientrava dal territorio cinese.

Dimostrando quindi come lui aveva avvertito dei rischi, è arrivato alla conclusione che l’unico motivo per cui in molti lo stanno attaccando è “la mia incapacità di predire il futuro. Non sono un veggente“.