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Coronavirus, l'Irpinia come Codogno: è la nuova zona rossa del Sud

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In Irpinia aumentano i contagi da coronavirus. In Campania la provincia di Avellino registra più positivi di tutto il resto del territorio.

L’Irpinia è diventata la nuova zona rossa del Sud per i contagi coronavirus. Un positivo su ogni 2300 abitanti. La provincia di Avellino resta la più colpita dal covid-19 in Campania. I governatori nel meridione chiedono nuovi provvedimenti e misure per contenere il contagio.

Coronavirus, l’Irpinia zona rossa come Codogno?

In Irpinia i contagi da coronavirus continuano ad aumentare, proprio come al nord. I numeri della provincia di Avellino dicono 16 morti e 187 contagi. Su 423.506 abitanti i contagi accertati sono 187 (quindi 1 contagio su 2300 abitanti). In tutta la provincia di Avellino ci sono 425 casi, mentre restano indietro la provincia di Napoli con 214 casi, la provincia di Salerno 221 casi, la provincia di Caserta con 192 casi ed in provincia di Benevento 52 casi. Complessivamente la Campania conta 1169 positivi.

Ecco i numeri dei positivi nelle province in Campania:

  • Provincia di Avellino (423506 ab.)
    Casi totali assoluti: 180 Ogni 10000 abitanti, ci sono 425 casi
    Un caso ogni 2.353 abitanti
  • Provincia di Napoli (3107006 ab.)
    Casi totali assoluti: 665 Ogni 10000 abitanti, ci sono 214 casi
    Un caso ogni 4.682 abitanti
  • Provincia di Salerno (1104731 ab.)
    Casi totali assoluti: 244 Ogni 10000 abitanti, ci sono 221 casi
    Un caso ogni 4.527 abitanti
  • Provincia di Caserta (924166 ab.)
    Casi totali assoluti: 177 Ogni 10000 abitanti, ci sono 192 casi
    Un caso ogni 5.221 abitanti
  • Provincia di Benevento (279675 ab.)
    Casi totali assoluti: 14 Ogni 10000 abitanti, ci sono 50 casi
    Un caso ogni 19.976 abitanti

Rispetto alla Campania, in Sicilia c’è Enna con il numero maggiore di contagi, Sassari per la Sardegna, Cosenza per la Calabria e Bari per la Puglia.

Il coronavirus al Sud

Oltre alla Campania, tutto il Sud si trova ad affrontare l’emergenza del virus. Non sono poche le sollecitazioni che arrivano dalle istituzioni, in primis proprio dal governatore campano Vincenzo De Luca che ha scritto una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte preannunciando il rischio dell’esplosione del contagio: “Il richiamo a numeri più contenuti di contagio al Nord, rischia di cancellare del tutto il fatto che non solo la crisi non è in via di soluzione, ma che al Sud sta per esplodere in maniera drammatica. I prossimi dieci giorni saranno da noi un inferno. Siamo alla vigilia di un’espansione gravissima del contagio, al limite della sostenibilità: senza forniture conteremo i morti”.

A lui si unisce anche il governatore siciliano Nello Musumeci che vuole alberghi per ospitare i malati che arrivano in Calabria per prendere traghetti verso la Sicilia: “Molti contagi che stiamo registrando sono dovuti ai casi di rientro. Abbiamo scritto al ministro e proposto che lo Stato sistemi queste famiglie in un albergo della provincia di Reggio Calabria. Di quelle siciliane ci facciamo carico noi. Ma tutte devono essere messe in quarantena”.