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Coronavirus, il comune lombardo senza contagi: "Studio sul sangue dei cittadini"

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In Lombardia c'è un comune di un migliaio di abitanti senza contagi: gli scienziati avviano una ricerca.

Nella regione Lombardia c’è un piccolo comune senza contagi da coronavirus. La cittadina in questione si chiama Ferrera Erbognone ed è una frazione del pavese con poco più di mille abitanti. Sebbene si trovi proprio al centro del focolaio, nessuno degli abitanti è stato infettato dal covid-19. Per tale motivo, l’Istituto Neurologico Mondino di Pavia ha deciso di realizzare una ricerca molto particolare. “Riteniamo utile un approfondimento – ha spiegato il sindaco, nonché medico legale, Giovanni Fassina – e questo lavoro potrebbe validare una metodica”.

Coronavirus, il comune senza contagi

Un piccolo comune lombardo ha registrato zero contagi dall’inizio dell’epidemia di coronavirus: Ferrera Erbognone, nella provincia di Pavia. Il motivo di questa strana situazione è dovuto, secondo la prima cittadina, al fatto che “la nostra popolazione è stata estremamente ligia nel rispettare le ordinanze a tutela della salute pubblica”.

Lo studio

La notizia è stata data ai cittadini dallo stesso sindaco, Giovanni Fassina. Gli abitanti di Ferrera Erbognone possono prenotarsi fino al 2 aprile per sottoporsi a un esame del sangue. Tali analisi verranno effettuate nel laboratorio di Sannazzaro. L’obiettivo è quello di individuare la presenza di possibili anticorpi che fungono da contrasto al covid-19.

Il direttore del Mondino, Livio Tronconi, ha motivato la sua scelta alla cittadinanza. “Abbiamo scelto Ferrera Erbognone perché si tratta di una comunità in cui non si è ancora verificato un caso di contagio da coronavirus. Di conseguenza, lo studio di popolazione potrebbe fornirci risultati di una certa rilevanza”. Poi ha sottolineato: “I risultati verranno condivisi con i virologi del Policlinico San Matteo e con il comitato scientifico della regione Lombardia”.

Plasma dei guariti come cura?

Intanto, al Policlinico San Matteo di Pavia è partita anche una sperimentazione sul sangue dei guariti. Lo ha annunciato il presidente della Fondazione Alessandro Venturi, nella giornata di giovedì 26 marzo. “Al Policlinico San Matteo è partita la prima sperimentazione nazionale per infondere il plasma dei pazienti che si sono immunizzati in coloro che devono ancora essere curati”, ha detto Venturi.

Poi ha aggiunto: “Fin dalle prime ore dell’emergenza il San Matteo è in prima linea. E oltre a curare la gente sta facendo ricerca, perché le battaglie si vincono in corsia, ma le guerre si vincono in laboratorio. Questo è il grande pregio di questa terra: avere un istituto di ricerca che affianca all’attività clinica un’attività di ricerca per combattere questo nemico nascosto”.