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Coronavirus Veneto, impennata dei contagi: positivi 125 bambini e adolescenti

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In Veneto è stata registrata un'impennata dei contagi da coronavirus anche tra bambini e adolescenti: scatta l'allarme tra i minori.

Sono 125 i casi di coronavirus registrati tra bambini e adolescenti in Veneto, dove è stata descritta anche una pericolosa impennata. In 24 ore, nella giornata di giovedì 26 marzo, sono stati registrati 620 contagi, che portano il totale a 7202 pazienti positivi e 35 morti. Mentre quindi a livello nazionale pare che il numero dei contagi sia in lenta diminuzione, in Veneto i numeri registrano una situazione opposta. Il governatore della Regione, Luca Zaia, ha invitato i cittadini a seguire le regole altrimenti potrebbero essere introdotte ulteriori restrizioni. Zaia ha confermato che “i decessi crescono”, ma – ha aggiunto – “siamo riusciti a frenare una curva che poteva impennarsi ancora di più, in verticale”.

Coronavirus, impennata contagi in Veneto

“I nostri modelli matematici sono avanti di due giorni rispetto a quanto sta accadendo e attestano che le misure adottate per far stare la gente a casa hanno rallentato il contagio”. Sono queste le parole del governatore della Regione Veneto, segnata da un’impennata notevole dei contagi. Il cluster che registra il maggior aumento di casi, al momento, è Verona: 1532 i casi confermati nella città scaligera con 230 unità più di mercoledì, e 40 morti. A tutto ciò si devono aggiungere anche i 14 casi della provincia di Legnago, gli 11 di Negrar e i 2 di Peschiera del Garda.

“Ne usciamo fuori se portiamo avanti questa strategia – ha detto ancora Zaia -, adottando un atteggiamento prudenziale e non eroico, pensando: tanto a me il virus non tocca. Vuol dire essere folli, il virus c’è, può contagiare tutti e dobbiamo evitare ogni incontro“.

“Ad oggi tutto quello che potevamo allestire in termini di posti nelle Terapie intensive è stato fatto — ha ricordato Zaia —. Abbiamo preparato un contingente di letti da paura e quando sarà finita l’emergenza ne regaleremo alle Regioni ancora in alto mare. Siamo pronti ad affrontare l’onda d’urto, mancano solo gli ultimi respiratori”.

Allarme tra i minori

Dopo l’allarme scoppiato nelle case di riposo, dove il coronavirus miete ogni giorni molte vittime, scoppia il caso del contagio tra minori. In Veneto, infatti, sono 125 i minori di età compresa tra 0 e 17 anni che hanno contratto l’infezione. Di questi, tre bimbi non hanno ancora compiuto un anno di età e sono ricoverati a Venezia, mentre un 16enne è seguito dall’Usl di San Donà e due 17enne risultano degenti a Rovigo. Altri 42 giovanissimi, in isolamento nella propria casa, hanno un’età compresa tra 0 e 5 anni.

“Ricoveriamo anche bambini e adolescenti — ha confermato Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità —. Il coronavirus non attacca solo gli anziani, benché gli over 70 siano la fascia più a rischio. Quindi attenti a nonni e bambini, tutelateli”. In regione, però, è arrivata anche un’ottima notizia: giovedì 26 marzo sono nati 91 piccolini. Zaia li ha definiti “nuovi veneti”: “Hanno visto la luce in un momento tragico per la comunità, ma rappresentano la vita che continua”.