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Coronavirus, a Verona furto alla Croce Verde: rubati cellulari e casacche

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Nel pieno dell'emergenza coronavirus, a Verona sono stati rubati portafogli, cellulari e casacche ai volontari della Croce Verde.

Rubati portafogli, cellulari e casacche alla Croce Verde di Verona impegnata nell’emergenza coronavirus. Un episodio terribile che dimostra quanto i malviventi non si siano fatti alcuno scrupolo nel derubare i volontari in prima linea contro la Covid-19. Il fatto è stato denunciato dalla stessa Croce Verde di Verona attraverso la propria pagina Facebook. “A due volontarie Croce Verde – si legge su Facebook – al Polo Confortini ospedale di Borgo Trento padiglione 13 hanno appena rubato la giacca della divisa arancione con i cellulari all’interno”.

Simili episodi erano già stati segnalati anche a Palermo, dove sono stati registrati diversi furti nei reparti e nel laboratorio di analisi.

Coronavirus, furto a Verona

Il furto è avvenuto nei pressi di uno dei padiglioni dell’Ospedale Civile Maggiore di Borgo Trento. A Verona i volontari sono impegnati giorno e notte per fronteggiare l’emergenza. Avevano perciò lasciato l’auto medica incustodita solo per qualche minuto. Al loro ritorno le volontarie hanno scoperto che qualcuno si era introdotto nel mezzo rubando portafogli, cellulari e casacche. Quest’ultimo elemento ha fatto scattare l’allarme per un possibile uso improprio del materiale per truffe o altri tentativi di furto impersonando il personale della Croce Verde. “Se vedete qualcuno che indossa il solo giubbino Croce Verde – hanno avvertito i volontari – siete pregati di telefonare in sede Croce Verde”.

Il lieto fine

Le forze dell’ordine sono sulle tracce dei malviventi, ma la storia fortunatamente ha già un lieto fine. Le giacche sono state ritrovate, mentre l’amministratore delegato di un pastificio della zona si è offerto di ricomprare gli smartphone delle volontarie della Croce Verde di Verona impegnate nell’emergenza coronavirus: “Ancora una volta la generosità fa breccia nei nostri cuori. Il gesto ha cancellato tutto il delirio e il nervoso della giornata infernale che abbiamo avuto. Un raggio di sole nella notte!”.