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Coronavirus, bonus di 750 euro ai dipendenti Ferrero rimasti operativi

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Per premiare i suoi dipendenti rimasti operativi nei giorni dell'emergenza coronavirus la Ferrero ha deciso di conferire loro un bonus di 750 euro.

Mentre numerose fabbriche nel nostro Paese sono state purtroppo costrette a chiudere temporaneamente i battenti a causa dei decreti governativi anti coronavirus, la Ferrero ha deciso di riconoscere l’impegno dei suoi dipendenti rimasti al lavoro nonostante l’emergenza sanitaria. L’azienda piemontese ha infatti voluto conferire un bonus di 750 euro a tutti gli operai e agli addetti della rete vendita e logistiche che hanno assicurato la loro presenza nel periodo tra il 16 e il 24 marzo, garantendo in questo modo la continuità produttiva.

Coronavirus, bonus ai dipendenti Ferrero

In una nota ufficiale diffusa dalla stessa azienda alimentare è possibile leggere: “Ferrero ha sempre la mente rivolta all’emergenza presente, ma anche al futuro, quando l’Italia sarà chiamata a ripartire nell’interesse di tutti. Ferrero ha inoltre dichiarato di attenersi scrupolosamente alle direttive del governo, oltre a renderle più stringenti all’interno degli stabilimenti dov’è possibile farlo.

Nel comunicato viene inoltre sottolineato come l’impegno dei dipendenti abbia contribuito a stemperare il panico generatosi tra la popolazione nel vedere i supermercati presi d’assalto: “I suoi operai sulle linee, a ranghi ridotti, tutta l’organizzazione di vendita, di assistenza ai clienti e di logistica contribuiscono con orgoglio e senso del dovere, insieme a tutta l’industria alimentare, a far sì che tutti gli italiani possano fare la spesa normalmente senza trovare quegli scaffali vuoti che ingenerano panico e indebite preoccupazioni nella popolazione, con reazione scomposte”.

L’attivazione dello smart working

Al fine di diminuire la densità di persone all’interno dello stabilimento di Alba la Ferrero ha inoltre disposto una riduzione della forza lavoro del 50% sulle linee produttive, consentendo agli operai di usufruire per metà delle ferie e per l’altra metà di permessi retribuiti. Per quanto riguarda il personale non direttamente coinvolto in attività produttive o di vendita è stata invece predisposta l’attivazione delle procedure di smart working.