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Coronavirus, le condizioni del 18enne di Cremona ricoverato per Covid

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Il dirigente dell'Ust di Cremona ha parlato delle condizioni di Mattia, il 18enne ricoverato per un’infezione da Coronavirus

Fabio Molinari, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Cremona, ha parlato delle condizioni di Mattia, il 18enne ricoverato da due settimane in terapia intensiva presso l’ospedale di Cremona per un’infezione da Coronavirus.

Le condizioni di Mattia

Mattia, il giovane studente dell’Itis colpito da coronavirus, si trova ricoverato presso il reparto di terapie intensive dell’Ospedale Maggiore di Cremona. Il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, Fabio Molinari, ha deciso di far sentire la propria vicinanza al ragazzo e alla sua famiglia attraverso un messaggio.

Le condizioni del 18enne “stanno facendo registrare lievi, ma incoraggianti miglioramenti”, ha affermato il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Cremona Fabio Molinari. Il dirigente ha inoltre inviato tutti a “osservare un momento di raccoglimento domani sera, 31 marzo, alle 20”. Un momento di silenzio durante il quale si potrebbe accendere “una candela per testimoniare la propria vicinanza a Mattia” e a tutti coloro che stanno lottando per la vita.

“Senza voler mancare di rispetto al Vescovo, che ha tutta la mia stima ed il mio affetto, – ha poi aggiunto Molinari – mi farebbe piacere che nelle chiese di Cremona le luci restassero accese nella notte di domani, segno di quella luce divina di cui tutti abbiamo bisogno“. Il dirigente di Cremona lancia poi un invito alle volanti delle forze dell’ordine affinché facciano “brevemente risuonare le loro sirene per contrapporre al suono del dolore che le ambulanze ci fanno continuamente ascoltare, il suono della sicurezza e della speranza”.

In base a quanto riportato da “Provincia di Cremona”, inoltre, il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Cremona ha concluso affermando: “Mattia è il simbolo di una lotta che tanti stanno conducendo: giovani, donne, uomini, genitori, zii, nonni. E, nello stesso tempo, vorrei trasmettere un segnale di vicinanza e di incoraggiamento ai tanti medici ed infermieri che si prodigano con grande sacrificio, tenendo fede fino in fondo al Giuramento di Ippocrate”.