Chi rende pubbliche le foto di chi esce di casa senza le reali necessità stabilite dal governo commette un reato ed è passibile di denuncia.

Coloro che postano foto o video di chi non rispetta le norme anti coronavirus ed esce di casa senza ragioni valide commettono un reato punito dalla legge. Le pene possono essere addirittura superiori a quelle previste per i trasgressori delle misure per il contenimento dell’infezione.
Coronavirus: foto di chi non sta a casa
Sono molte le persone che, per disincentivare i cittadini ad uscire di casa, espongono a WhatsApp o ai social network chi viene sorpreso fuori dalla propria abitazione senza alcun valido motivo.
In certi casi anche postando il numero di targa dei veicoli appartenenti ai trasgressori o i numeri civici delle loro case. Trattandosi però di dati privati, la legge non consente di divulgarli perché si tratterebbe di violazione della privacy. Inoltre, accusare pubblicamente chi corre o crea assembramenti può sfociare nella diffamazione, reato aggravato dal fatto che è commesso tramite Internet.
Coloro che incorrono in questo reato rischiano quindi di essere loro stessi denunciati secondo l’ex articolo 595 del Codice penale.
Le pene sono tutt’altro che leggere: reclusione da 6 mesi a 3 anni e multa non inferiore 516 euro.
Chi intende quindi segnalare comportamenti che vanno contro i decreti governativi per contenere il coronavirus è bene che non lo faccia sui social network ma direttamente alle Forze dell’ordine. La procedura da seguire è quella di avvisare Polizia e Carabinieri fornendo loro tutte le informazioni necessarie a cogliere la persona sul fatto. Alternativamente si possono anche consegnare foto e video che ritraggono i colpevoli. A quel punto saranno gli agenti ad accertare che il fatto sussista e valutare se ci siano gli estremi per irrogare le sanzioni previste dal decreto.