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Coronavirus, scuole chiuse: debito a settembre per evitare 6 politico

Coronavirus scuole

Difficilmente le scuole riapriranno in piena emergenza Coronavirus. I docenti vagliano l'ipotesi del debito a settembre per evitare il 6 politico.

“Non abbiamo tolto soldi alla sanità per darli all’istruzione: le decisioni vengono prese dall’interno governo, dei 25 miliardi buona parte sono stati messi alla sanità. Invitiamo tutti a stare a casa affinché tutti gli sforzi non possano essere vani”. Così ha fatto sapere il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. In diretta sui suoi social ha detto ai molti studenti: “So che attendete risposte sull’Esame di stato, ho letto tutte le vostre richieste. Abbiamo bisogno di un veicolo normativo: presto questo veicolo lo avremo e potremo dare risposte sull’esame di Stato e l’esame di terza media”. A causa della grave emergenza del Coronavirus, le scuole non riapriranno il prossimo 3 aprile. Secondo gli esperti saranno gli ultimi luoghi in cui bisognerà tornare attivi quando la situazione sarà migliorata. Dal governo, intanto, si escludono lezioni a luglio.

Alle parole della Azzolina hanno fatto eco quelle del premier Giuseppe Conte. Sabato 28 marzo in conferenza stampa a Palazzo Chigi ha dichiarato: “Confermo anche io che la sospensione delle attività didattiche proseguirà ragionevolmente: non c’è una prospettiva di tornare dopo il 3 aprile alle attività didattiche ordinarie”.

Per gli studenti delle scuole superiori si teme il 6 politico. Per evitare scenari critici si sta vagliando l’ipotesi del debito a settembre.

Coronavirus, scuole chiuse: ipotesi debito

Per contenere e contrastare la diffusione del Coronavirus è bene restare in casa, evitando di creare contesti particolarmente affollati. Le riaperture delle scuole, conseguentemente, appare un’ipotesi ormai remota e difficile da concretizzare.

A tal proposito, dirigenti scolastici e insegnanti chiedono al governo di fare in fretta a trovare una soluzione. Maturità ed esame di terza media sembrano confermati, seppur con le dovute cautele. In vista dei due esami, dovranno essere adottate e garantite le misure migliori per gli studenti. A preoccupare i docenti, inoltre, sono i voti: la scuola è stata comprensibilmente interrotta a inizio del secondo quadrimestre, troppo presto per delineare il profilo scolastico di molti studenti. Come testare il loro studio e la loro partecipazione da remoto?

La paura resta quella del 6 politico. Per le superiori l’ipotesi è quindi quella del “promossi con debito”. Si passa alla classe successiva, ma si dovrà recuperare con corso e prova nelle prime settimane del rientro, che potrebbe essere anticipato all’inizio di settembre.