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Coronavirus, Gallera sul distanziamento all'ex Fiera: "Non necessario"

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L'assessore Giulio Gallera è intervenuto nella polemica sulla distanza di sicurezza non rispettata all'ex Fiera spiegando che non era necessaria.

Nella giornata del 1° aprile l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera ha voluto chiarire una volta per tutte la polemica sul mancato distanziamento durante la conferenza stampa per la presentazione del nuovo ospedale anti coronavirus allestito nei locali dell’ex Fiera di Milano. Gallera ha infatti spiegato come in quell’occasione le distanze di sicurezza raccomandate dalle autorità sanitarie non fossero strettamente necessarie, dato che tutti i presenti indossavano la mascherina protettiva.

Coronavirus, Gallera sulla distanza di sicurezza

Come è possibile vedere dalle immagini registrate in quelle ore la sala dove si è svolta al conferenza stampa era gremita di giornalisti, il che rendeva impossibile il rispetto del distanziamento previsto dalle norme di sicurezza. Una situazione che è stata aspramente criticata da molti osservatori sul web, tra cui Selvaggia Lucarelli che ha espressamente parlato di: “Nuovo focolaio nell’appena inaugurato ospedale della Fiera di Milano”.

All’indomani della conferenza stampa, l’assessore Gallera ha però voluto stemperare la polemica creatasi, rassicurando l’opinione pubblica sul rischio di contagio: “La distanza è fondamentale perché evita che con goccioline o sputi possa, nel parlare, arrivare a qualcun altro. Se però, come dovremmo abituarci tutti, abbiamo tutti la mascherina anche se ci sono delle distanze ravvicinate siamo comunque protetti. Non è per forza necessario essere a un metro e mezzo.

Sulla questione è intervenuto anche l’assessore al Bilancio della Regione Lombardia Davide Caparini, che ha giustificato il mancato rispetto del distanziamento di sicurezza con la particolare situazione mediatica vissuta in quei momenti: “Quando abbiamo a che fare con la stampa e quando c’è una notizia così importante dal punto di vista della risonanza nazione e internazionale, purtroppo c’è la corsa delle testate.