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Coronavirus, rivendita dei buoni spesa in Puglia: "Vi mando in galera"

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Il sindaco di un comune pugliese ha segnalato alcuni episodi di rivendita dei buoni spera erogati a chi si trova in difficoltà per il coronavirus.

Sono distribuiti da qualche giorno per aiutare le famiglie in difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus e già si sono verificati i primi episodi di rivendita dei buoni spesa erogati dai comuni. A segnalarli è stato il sindaco di Gravina (in provincia di Bari) che ha avvisato che chiunque verrà sorpreso in questi atti “sarà denunciato e mandato in galera“.

Coronavirus: rivendita dei buoni spesa

Alessio Valente ha parlato chiaro: “Ve lo dico subito: vi mando in galera“. Così si è rivolto in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook dopo aver ricevuto alcune segnalazioni in riferimento a cittadini che si starebbero approfittando delle misure di sostegno messe in atto per far fronte all’epidemia.

Nel video il sindaco spiega di aver “saputo di qualcuno che si rivende i buoni. Per esempio se il buono ha il valore spesa di 100 euro, se lo rivende a 70 euro. Stiamo effettuando i controlli. È vergognoso, vi denuncio tutti e vi mando in galera“. Per evitare che situazioni del genere, l’amministrazione ha modificato la modalità di erogazione del buono.

Se prima esso era uguale per tutti e non riportava alcuna informazione personale, ora su ognuno di essi viene riportato nome e cognome de beneficiario. Inoltre al momento della spesa chi ne ha diritto deve consegnarlo insieme ad un documento di identità in modo che il gestore possa accertarsi di consegnare i prodotti alle persone giuste.