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Coronavirus, perché la Lombardia è stata travolta da uno tsunami di casi?

Fabrizio Pregliasco

La Lombardia è stata travolta da moltissimi casi di coronavirus che potrebbero derivare da scelte sbagliate a livello nazionale.

Perché la Lombardia è stata travolta da uno tsunami di casi di Covid-19? In un’intervista al Corriere della Sera, il direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi Fabrizio Pregliasco rivela che il paragone tra la Lombardia e il Veneto non è possibile. “Il 25 febbraio – sostiene l’esperto -, a ridosso del paziente uno di Codogno, la Lombardia ha 231 casi; il Veneto 42”. La crescita dei casi, da quel momento, è stata esponenziale: “Il 3 marzo – prosegue Pregliasco – i lombardi positivi sono 1.346, i veneti 297”. Dunque, stando ai dati, “sicuramente la Lombardia sconta almeno 12 giorni di ritardo nelle chiusure. E non per colpa sua”. L’attacco pare quindi alle autorità statali: già Fontana si era scontato con Conte per la mancata istituzione della zona rossa nella bergamasca. “A me risulta – conclude l’epidemiologo – che dalla Lombardia fosse stato subito chiesto di bloccare tutto, ma Roma ha temporeggiato. Lo dico con rammarico”.

Coronavirus, perché la Lombardia è travolta?

“Si sta diffondendo un po’ l’idea che il Veneto abbia gestito meglio l’epidemia” rispetto alla Lombardia – ha osservato Pregliasco. In un’intervista, dunque, l’epidemiologo ha voluto chiarire perché la Lombardia è stata travolta da uno tsunami di casi di coronavirus che, almeno sembra, potrebbero derivare da scelte politiche nazionali inopportune e tardive. “Io non voglio sminuire il lavoro prezioso dei colleghi veneti – ha aggiunto ancora -, ma bisogna capire che la situazione non è paragonabile. Così come è sbagliato pensare di adottare in Lombardia le stesse soluzioni”.

Puntando sul fatto che i numeri delle due Regioni sono nettamente differenti, il vero motivo dell’esplosione dei contagi in Lombardia potrebbe derivare dalle mancate precauzioni e dalle poche chiusure. “A me risulta – ha detto infatti Pregliasco – che dalla Lombardia fosse stato subito chiesto di bloccare tutto, ma Roma ha temporeggiato. Lo dico con rammarico”. Infine, ha voluto ricordare di nuovo come Lombardia e Venetonon sono minimamente paragonabili per gravità della situazione di partenza”.