> > Il coronavirus odia il caldo e ama il freddo: lo studio che dona speranza

Il coronavirus odia il caldo e ama il freddo: lo studio che dona speranza

coronavirus meteo freddo

Odia il caldo e ama il freddo: il coronavirus potrebbe sparire con l'arrivo dell'estate e con l'aumento delle temperature?

Una ricerca effettuata da da due studiosi del Dipartimento di scienze e politiche ambientali dell’Università Statale di Milano ha rivelato che l’effetto meteo sul Covid-19 esiste davvero. Il coronavirus, a quanto si apprende, preferisce il freddo secco e odia invece le alte temperature. L’arrivo della bella stagione e in seguito dell’estate quindi fa ben sperare. “L’epidemia – secondo i ricercatori di Milano, Francesco Ficetola e Diego Rubolini – cresce più rapidamente a temperature medie di circa 5°C ed umidità medio-bassa (compresa tra 0.6 e 1.0 kilopascal)”.

Coronavirus, dal caldo al freddo

Il coronavirus odia il caldo e ama il freddo: questa è la sintesi massima della ricerca italiana che dona speranza al Paese. I meteorologi, inoltre, prevedono un’estate molto calda e questo potrebbe significare la scomparsa dell’infezione, che secondo gli esperti però potrebbe poi ricomparire in autunno. “Questo studio – concludono i ricercatori – contribuisce ad approfondire le nostre conoscenze su Covid-19, purtroppo ancora troppo limitate data la velocità a cui il virus si sta diffondendo su scala globale“.

Pare dunque esistere un effetto meteo sul Covid-19: anche i virus, infatti, hanno il loro clima prediletto e quello del Sars-Cov2 potrebbe essere il freddo. “L”epidemia – ipotizzano nella loro ricerca Francesco Ficetola e Diego Rubolini – cresce più rapidamente a temperature medie di circa 5°C ed umidità medio-bassa”.