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Coronavirus, perché i contagi restano stabili? Il paradosso del plateau

coroanvirus pregliasco

I contagi da coronavirus rimangono stabili nonostante si sia raggiunto il picco: qual è la spiegazione?

Raggiunto il picco dei contagi in Italia ci si aspettava una discesa che, tuttavia, non è ancora stata rilevata. Infatti, i dati della Protezione Civile degli ultimi giorni rivelano contagi da coronavirus pressoché stabili: qual è il motivo? Fabrizio Pregliasco ha ipotizzato il “paradosso del plateau”, ovvero “il virus rallenta, ma i nuovi casi continuano ad essere identificati e il plateau resiste”. “Un paradosso”, continua Pregliasco, che “deve dirci due cose: le misure stanno funzionando, ma non è ancora il momento di abbassare la guardia”.

Coronavirus, perché i contagi restano stabili?

Se consideriamo il numero di tamponi effettuati da giovedì 2 aprile a sabato 4 aprile notiamo una media di quasi 40 mila al giorno, contro una media di 29 mila negli ultimi 15 giorni. Il paradosso del plauteau quindi troverebbe una conferma ulteriore. “Il fatto – ha spiegato Pregliasco – è che ci sono meno casi, ma noi li rileviamo di più: una sensibilità maggiore che fa sfuggire meno soggetti positivi, e che influenza il conteggio”.

Massimo Galli, primario dell’ospedale Sacco di Milano, invece, precisa che “la diagnostica con il tampone è stata fatta quasi esclusivamente sulle persone con infezione avanzata”. Infatti, ha detto a Skytg24, “nei nostri reparti di malattie infettive e rianimazione, nell’arco dell’ultimo mese è deceduto il 15,4% dei pazienti mentre in Lombardia è deceduto il 17% dei pazienti”.

“La vera buona notizia – ha concluso Galli – è che stiamo avvertendo meno pressione negli ospedali più coinvolti della Lombardia. Non siamo convinti di esserne fuori, ma siamo meno sotto pressione, abbiamo il pronto soccorso che ha meno casi gravi rispetto a quelli che abbiamo avuto negli scorsi giorni”.