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Coronavirus Parma, è morto un carabiniere di 49 anni: lutto nell'Arma

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Fabio Cucinelli, un carabiniere dell'Arma di Parma è scomparso a causa di una polmonite da coronavirus: aveva 49 anni.

Un carabiniere di Parma è morto all’età di 49 anni: Fabio Cucinelli era stato ricoverato in ospedale per una polmonite da coroanvirus. Purtroppo le sue condizioni si erano aggravate e il militare ha perso la vita. Fabio era addetto al nucleo carabinieri dello stabilimento militare Ripristini e recuperi del munizionamento di Noceto, in provincia di Parma. Dal 1991 dedicava il suo servizio alla Nazione. Prima del nucleo dello stabilimento, però, ha svolto per anni un ruolo nelle centrali operative di Salsomaggiore Terme e Parma. Ancora prima di raggiungere Parma, invece, aveva prestato servizio per sei anni nella stazione carabinieri di Busetto, sempre nel Parmense. Lascia la compagna e un figlio.

Coronavirus Parma, morto un carabiniere

Una perdita che ha sconvolto tutta l’Arma: in una nota i colleghi si rivolgono alla famiglia del carabiniere ed esprimono il loro cordoglio: Fabio è morto a Parma a causa dell’aggravarsi di una polmonite da coronavirus: aveva 49 anni. Non si tratta, però, del primo decesso nelle forze militari: anche a Bergamo aveva perso la vita un carabiniere di 47 anni.

“Una vita – ricorda il Comando generale – dedicata semplicemente, eppur così straordinariamente, alla famiglia, al dovere, all’Arma, a servire, con umiltà, ogni giorno il suo Paese per la sicurezza delle comunità in cui ha vissuto, finché oggi il virus lo ha portato via”. Il comandante generale e tutta l’Arma “si stringono compatti intorno alla famiglia, alla compagna e in particolare al figlio, che ne piangono la perdita”.

Sui profili social l’Arma ha scritto: “Una volta ancora, l’Arma volge il proprio pensiero ad un collega che si è spento per il coronavirus. L’Appuntato Scelto Q.S. Fabio Cucinelli, dopo quasi trent’anni di servizio fra la gente prima alla Stazione Carabinieri e dopo alla Centrale Operativa, da qualche mese era effettivo a Noceto, nel parmense, ed insieme ai suoi colleghi svolgeva il delicato compito di tutelare la sicurezza dello stabilimento militare. Il nostro compito, ora, sarà di coltivare la tua memoria, mettendo ancora più impegno nella nostra missione Ciao Fabio”.