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Coronavirus, Di Perri: "Basterebbe anche un vaccino modesto"

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Azzeramento dei contagi da coronavirus entro cinque mesi e estate senza stadi e concerti: le ipotesi del professor Di Perri.

Il virologo Giovanni Di Perri, direttore dell’infettivologia dell’Amedeo di Savoia, ha parlato chiaro: nell’estate 2020, per evitare una seconda ondata di contagi da coronavirus, dovremo rinunciare ad andare allo stadio per partite o concerti e in spiaggia si andrà solo col segno della mascherina. La posizione è la medesima del professor Lopalco che sta seguendo l’evoluzione dell’emergenza in Puglia.

Coronavirus: parla Di Perri

Secondo l’esperto il momento in cui si arriverà ad un azzeramento non sarà infatti vicino, visto quello che sta succedendo in Cina, a Singapore e ad Hong Kong. “Se lì avessimo contagi zero da venti giorni consecutivi sarei più ottimista ma non sta andando in questo modo. Questo è un virus appiccicoso“, ha spiegato. Dunque anche se in quei luoghi le autorità hanno adottato misure molto stringenti, è bastato poco perché si riaprissero focolai.

Di Perri ha sottolineato come il punto zero potrebbe arrivare soltanto con un vaccino. Non però fra un anno quando presumibilmente dovrebbe essercene uno ma anche fra cinque mesi. A suo parere basterebbe infatti un vaccino modesto, come quello anti-pneumococco. La cosa importante sarà l’azzeramento di quel 5% di casi gravissimi e l’impedimento dello sviluppo della polmonite interstiziale in crisi respiratorie che rendono necessaria la terapia intensiva.

Dato quindi che l’infezione sarà tra noi ancora per qualche mese, il virologo ha suggerito di iniziare a mettere a punto strategie di riapertura selettiva. Quanto per esempio alle attività produttive bisognerebbe preparare percorsi che siano circuiti chiusi, facendo screening su tutti i lavoratori e dando delle regole da seguire anche nella vita privata.