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Coronavirus in Lombardia 53.414 casi totali e 238 morti in più

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L'assessore al Welfare Giulio Gallera ha divulgato il bilancio dei contagi e dei decessi da coronavirus in Lombardia aggiornato all'8 aprile.

Come di consueto, l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera ha fornito i dati relativi al bilancio dell’emergenza coronavirus in Regione Lombardia aggiornati a mercoledì 8 aprile 2020. Il numero delle nuove persone diagnosticate positive oggi è pari a 1.089 e rispetto al giorno precedente vi sono 238 vittime in più. Il totale dei contagi è salito quindi a 53.414 e quello dei decessi a 9.722.

Coronavirus, il bilancio in Lombardia

Nella quotidiana conferenza stampa, l’assessore Gallera ha inoltre esortato i cittadini lombardi a resistere ancora all’interno delle proprie abitazioni, soprattutto in vista dell’imminente periodo pasquale: “Dobbiamo fare un Pasqua in casa, facciamoci delle foto in cucina sul balcone, di solito a Pasqua si sta nei prati ma quest’anno dobbiamo stare a casa nostra perché la fine è vicina”.

Successivamente sono stati riportati i dati dei contagi riferiti alle singole province, con la città metropolitana di Milano che si conferma ancora in testa con i suoi 12.039 casi: seguono quasi appaiate Bergamo e Brescia, rispettivamente con 9.931 e 9.909 casi, poi troviamo Cremona con 4.422, Monza con 3.264, Pavia con 2.823, Lodi con 2.347, Mantova con 2.216, Lecco con 1.755, Como con 1.542, Varese con 1.348 e infine Sondrio con 636 casi di coronavirus.

Il caso delle Rsa

Durante il suo intervento Gallera ha inoltre parlato della questione delle Rsa lombarde, dove secondo alcuni il numero dei decessi è risultato sproporzionato rispetto ai dati della regione a causa di un’ordinanza che prevedeva di destinare a quelle strutture i pazienti Covid-19 in via di guarigione: “Abbiamo istituito una commissione terza per poter capire il fenomeno delle Rsa e valutare se i comportamenti adottati dagli enti gestori rispondevano agli indirizzi della Regione o se invece potevano essere messe in campo misure diverse che non sono state messe in atto”.