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Coronavirus, la truffa delle mascherine in vendita sui social

Coronavirus, mascherine in vendita sui social

Una truffa online vede protagonista la vendita di mascherine che dovrebbero essere anti Coronavirus.

Sembra che su Instagram ci sia un vero e proprio mercato che mette in vendita mascherine anti Coronavirus. L’unico problema? Non servono a nulla, anzi sono potenzialmente rischiose per la salute. Uno studio indipendente partito da Ghost Data diffonde numeri preoccupanti: 10.450 account nati a questo unico scopo, solo negli ultimi mesi.

Mascherine anti Coronavirus in vendita

La maggior parte degli account Instagram che vende mascherine truffa gli utenti, altri per vie traverse spacciando prodotti come ad hoc per evitare il contagio da Coronavirus. A capo dello studio l’italiano Andrea Stroppa, che ha spiegato com’è nata l’idea della ricerca: “È venuta fuori notando che, soprattutto in America, molta gente si stava lamentando di strane vendite di mascherine sul social network”.

Nelle storie di vari account venivano caricati video promozionali, per poi sparire dopo 24 ore. Nel giro di 10 giorni sono stati setacciati tutti gli hashtag relativi al Coronavirus, molti dei quali contenevano parole correlate a “mascherina”, così i ricercatori sono riusciti a risalire al sistema di vendite.

Coronavirus e truffe online

In più di 600 casi gli account avevano la parola “mask” nel nome e l’80% di questi, di provenienza cinese, erano nati con l’intento di lucrare sull’emergenza sanitaria. Uno degli utenti più seguiti aveva quasi 100mila follower e sul sito arrivava a vendere stock da 10 mascherine N95 a 50 dollari l’una. C’è anche chi sfrutta la propria popolarità su Instagram per vendere vere e proprie cure contro il Coronavirus, come Keith Lawrence Middlebrook.

Lo scorso 7 marzo 2020 Rob Leathern, a capo del Trust/Integrity Team Facebook, aveva annunciato su Twitter che la società avrebbe bloccato qualsiasi tipo di pubblicità che violasse la policy sulla lotta alla diffusione della pandemia. Dal momento dell’introduzione delle nuove regole, sono state operate milioni di rimozioni di pubblicità e account potenzialmente truffa.