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Coronavirus, supermercati chiusi a Pasqua e Pasquetta

Coronavirus, supermercati chiusi a Pasqua

Chi lavora nei supermercati, forse, potrà beneficiare della chiusura per Pasqua e Pasquetta. La proposta dei sindacati in tempo di Coronavirus.

I sindacati chiedono la chiusura dei supermercati per Pasqua e Pasquetta durante l’emergenza Coronavirus. Un modo per ringraziare chi si reca tutti i giorni al lavoro, nonostante tutto, per offrire servizio ai cittadini italiani. Molti, tra l’altro, vanno a fare la spesa con cadenza giornaliera pur di evadere dalla quarantena imposta, trattandosi di motivazione da prima necessità.

Supermercati chiusi a Pasqua

Se la proposta verrà accolta, chi lavora nei supermercati potrà vivere due giorni di libertà dal lavoro. L’iniziativa è partita dai sindacati lombardi Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs: “Siamo convinti, in questo momento così difficile, che sia ancora più importante garantire ai lavoratori e alle lavoratrici di poter trascorrere Pasqua e Pasquetta a casa con la loro famiglia”, hanno dichiarato.

Secondo la legge e il contratto collettivo nazionale, non vi è obbligo di prestazione lavorativa in occasione delle giornate festive. Per questo motivo i sindacati stanno spingendo affinché la misura venga applicata ad ogni supermercato italiano. “Mangiare tutti i giorni è essenziale, fare la spesa tutti i giorni e più volte al giorno non lo è”, hanno specificato.

Lavorare durante il Coronavirus

I lavoratori e lavoratrici nella grande distribuzione vivono da più di 4 settimane lo stress di dover prestare servizio alla comunità, in un periodo particolare come quello che stiamo vivendo. Ogni giorno, il rischio di contagio da Coronavirus per chi lavora nei supermercati è presente.

“Chiudendo due giorni, non rischiamo di rimanere senza cibo. Inoltre due giorni di chiusura consecutivi costituirebbero una straordinaria occasione per sanificare al meglio di ambienti”, hanno detto i sindacati.