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Coronavirus, Vigile del Fuoco morto a 50 anni: deceduto anche il padre

Coronavirus vigile del fuoco morto

Terza vittima del coronavirus tra i Vigii del Fuoco: si tratta di un uomo di 50 anni, morto dopo tre settimane di coma.

Addio a Giuseppe Coco, Vigile del Fuoco del catanese morto nella mattinata di giovedì 9 aprile 2020 dopo aver contratto il coronavirus. Soltanto una settimana prima l’infezione si era portata via anche suo padre, notizia che non ha mai potuto apprendere perché da 20 giorni si trovava in coma.

Coronavirus: morto Vigile del Fuoco

A dare l’annuncio del decesso è stata la direzione nazionale dei pompieri che l’ha definito “uno stimato collega e un ottimo formatore” e ha espresso tutto il suo cordoglio e la sua vicinanza ai familiari e ai colleghi di Catania. L’uomo prestava infatti servizio come istruttore aeroportuale nella cittadina siciliana.

Giuseppe avrebbe compiuto 51 anni ad ottobre. Dopo essere stato contagiato aveva iniziato a sentirsi male tanto da essere stato ricoverato all’ospedale Cannizzaro. Essendo però sopraggiunte complicazioni polmonari e cardiache, i medici hanno optato per trasferirlo al Policlinico dove è poi deceduto. Non è ancora noto se avesse patologie pregresse aggravate dal virus o se quest’ultimo sia la causa prima della morte.

Si tratta del terzo vigile del fuoco positivo che muore in Italia per la pandemia virale in corso. A Catania vi era anche un altro pompiere positivo, che non ha fortunatamente riportato complicazioni del quadro clinico. Per verificare che costoro non avessero trasmesso l’infezione anche ai colleghi, decine di uomini sono stati sottoposti a tampone ma tutti hanno avuto esito negativo.