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Coronavirus, la denuncia dell'infermiera di Alzano Lombardo

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Un'infermiera del pronto soccorso di Alzano Lombardo ha spiegato che i pazienti Covid-19 positivi sono stati tenuti insieme agli altri ricoverati.

Abbiamo tenuto i pazienti Covid insieme agli altri ricoverati” la testimonianza di un’infermiera del pronto soccorso di Alzano Lombardo. Sul 23 febbraio: “Il problema è che non sono stati isolati i reparti”.

La denuncia di un’infermiera di Alzano Lombardo

Per quanto riguarda la sanificazione dei reparti in cui sono stati riscontrati Covid-19 positivi in un’intervista a TPI l’infermiera ha spiegato che: “Questo non lo so dire, io posso parlare del pronto soccorso, non dei reparti. Non so proprio. Ma a quel punto lì era inutile, bisognava svuotare i reparti e sanificare tutto. Il problema è che non sono stati isolati i reparti. Quel giorno lì, il 23 stesso, che abbiamo fermato tutti i colleghi noi dei reparti nel parcheggio, è stato transennato l’ingresso in entrata e anche in uscita, poi alle 10 di sera, 10 e mezza, quando è arrivato l’ordine di andare, tutti sono andati, parenti compresi”.

Ma proprio nel momento in cui tutti sono stati mandati a casa è iniziato il problema: ” Eh. È stato lì il casino. Lì non doveva uscire nessuno, né i parenti né i pazienti. Dovevano isolarci, secondo la mia idea, farci i tamponi e, nell’attesa di avere il risultato, a quel punto, ci si poteva lasciare andare oppure no. È stato lì il casino”. Secondo l’infermiera potevano: “Trovare qualsiasi locale, ci mettevano lì tutti “insieme”, o comunque stavamo lì. I posti potevano benissimo trovarli, anche il locale mensa, che poi è stato chiuso. Nei giorni successivi sono stati chiusi tutti i servizi, a parte il lunedì e il martedì che comunque sono andati avanti con le normali attività, perché non ci hanno proprio cag**o di striscio. O non volevano fare allarmismo o non si capisce bene. Lì non doveva più entrare o uscire nessuno, finché non si fossero stabiliti dei percorsi ben precisi”.

Il problema sono state le 48-72 ore dalle 15 del 23 febbraio in cui tutti hanno circolato: “Esatto. Come se nulla fosse sono entrati e usciti, hanno operato e fatto attività ambulatoriale. Lì è stato il grosso errore“. L’infermiera ha poi confermato che dall’Asst Bergamo Est all’ospedale di Alzano era arriva la comunicazione di mantenere i sospetti casi Covid al pronto soccorso finché non fosse arrivato l’esito del tampone “tant’è che noi a un certo punto non avevamo più né attacchi d’ossigeno né lettini dove mettere pazienti. Alla fine è diventato solo Covid”. I pazienti da quanto emerge dall’intervista di TPI sono stati tenuti in attesa dell’esito del tampone anche 24-48 ore sistemando anche “dove si riusciva, nei corridoi e nella shock room”.