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Coronavirus, chirurgo morto a Bergamo: 25 i medici deceduti nella provincia

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Il coronavirus ha ucciso anche il dottor Mario Rossi: il chirurgo 76enne è morto all'ospedale di Bergamo. Sono 25 i medici deceduti in provincia.

L’emergenza Covid-19 ha devastato Bergamo e provincia. Lo spazio nei cimiteri non è sufficiente, un solo forno crematorio non basta. Da Nembro e Alzano Lombardo il focolaio si è esteso all’intera zona, fino a Brescia e dintorni. Gli ospedali al collasso hanno faticato a reggere il peso dell’emergenza. Le terapie intensive sono sotto stress. Tra le strade della Bergamasca, il frastornante silenzio aleggia impetuoso, rotto solo dalle ambulanze che si susseguono quasi ininterrottamente. Niente flash mob né canti sui balconi. Le poche anime che passeggiano sono invitate a rincasare. Il senso di lutto fatica a lasciare spazio alla serenità. Ma a Bergamo la speranza non manca, e con essa la voglia di ripartire. Per il momento, le strade restano deserte permettono di contemplare l’elegante bellezza della città, tra le vie del centro e la sua storica Bergamo Alta. Intanto negli ospedali la lotta continua. Tra i medici deceduti nella provincia di Bergamo c’è anche Mario Rossi. A causa del coronavirus anche il chirurgo di 76 anni è morto all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Coronavirus, morto il chirurgo di Bergamo

Dopo la notizia del collega Vincenzo Emmi, il 73enne rianimatore e infettivologo deceduto a Pavia a causa del Covid-19, uno dei 109 camici bianchi finora deceduti a causa del virus, fa male sapere che nella Bergamasca è già salito a 25 il numero dei medici deceduti.

L’ultima vittima è il chirurgo Mario Rossi, originario di Alzano Lombardo, comune epicentro dell’epidemia in Lombardia dopo i casi nel Lodigiano. Il dottor Rossi aveva lavorato prima all’ospedale di Bergamo, poi a Gazzaniga. Dopo essere andato in pensione aveva iniziato a esercitare come dentista nella Val Seriana.

Il 24 febbraio ha avvertito i primi sintomi febbrili, ma solo quando le sue condizioni si sono aggravate ha eseguito una radiografia. Così ha scoperto di avere la polmonite. Immediato il ricovero all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. A lungo il suo quadro clinico è rimasto stazionario. Stando a quanto reso noto dal Corriere della Sera, poche ore prima di morire Rossi aveva chiamato la moglie, anche lei con i sintomi del Coronavirus ma non ricoverata. Alla compagna di una vita aveva detto di stare bene. Due ore dopo, tuttavia, un’improvvisa crisi respiratoria lo ha ucciso.

Tantissimi anche i medici che sono attualmente contagiati. Stando a quanto comunicato dal presidente del locale Ordine dei medici Guido Marinoni, solo nella Bergamasca se ne contano circa un centinaio. Il numero è leggermente calato rispetto ai dati riscontrati nelle fasi più acute della pandemia che ha devastato la Lombardia.