> > Coronavirus, in Italia 10 milioni di controlli in un mese

Coronavirus, in Italia 10 milioni di controlli in un mese

fermato capelli troppo in ordine barbiere

Il Viminale comunica i dati del primo mese di controlli dovuti al lockdown da coronavirus.

In Italia, nell’ultimo mese, ci sono stati 10 milioni di controlli per far rispettare i decreti sul coronavirus. Lo annuncia, in una nota, il Viminale. Nel complesso – stando ai numeri comunicati dal governo italiano -, dall’11 marzo all’11 aprile 2020, sono state controllate 6.762.858 persone e 2.771.115 attività. E i dati sono destinati a salire se si pensa che in questo weekend di Pasqua alcuni italiani hanno provato a eludere i controlli. Le forze dell’ordine, nelle ultime ore, hanno rafforzato i controlli su tutte le arterie stradali e ferroviarie per scongiurare gli spostamenti delle persone e mantenere il rispetto delle misure di contenimento contro la diffusione del coronavirus.

Coronavirus, in Italia controlli stringenti

Nei primi due giorni di Pasqua – come comunicato dal Viminale e riportato dall’agenzia di stampa AdNkronos – sono state controllate 582.425 persone e 183.696 attività e sono state sanzionate ben 23mila persone, sanzioni anche per 400 esercenti. Nella giornata di sabato , 11 aprile, sono state sottoposte a controllo 280.717 persone e sono stati verificati 89.931 tra esercizi commerciali e attività.

Le sanzioni amministrative inflitte ai cittadini che non hanno rispettato le misure di contenimento per l’emergenza coronavirus sono state 12.514. Inoltre, sempre stando ai dati comunicati dal Viminale, sono state denunciate 104 persone per falsa attestazione o dichiarazione e 53 per violazione dell’obbligo di quarantena. I titolari di esercizi commerciali sanzionati sono stati 179, le chiusure di attività 35.

Enrico Letta su Twitter

A proposito di italiani che eludono i controlli da quarantena per il coronavirus, a far discutere è un tweet di Enrico Letta nella domenica di Pasqua. “Questa volta sbotto” scrive su Twitter l’ex premier. “Basta #autodenigrazione come sport nazionale. Gli italiani stanno dando da settimane una prova straordinaria di #serietà e rispetto delle #regole. Se ci sono file è per i tanti e giusti posti di blocco. Chi per un like racconta una storia diversa sbaglia”.