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Coronavirus, Gallera: "Quarantena lunga casi sospetti in Lombardia"

Coronavirus, Gallera: "Super quarantena in Lombardia"

I sospetti contagiati dal Coronavirus potrebbero dover osservare una quarantena più lunga del solito in Lombardia, secondo Gallera.

Per i sospetti contagiati da Coronavirus la quarantena in Lombardia forse sarà più lunga. La proposta è partita dall’assessore al Welfare Giulio Gallera, che sta aggiornando le linee guida regionali seguite dal 23 marzo 2020 ad oggi da tutti i medici di base. Secondo queste, infatti, tutti i loro pazienti con sintomi influenzali sono da considerare come potenziali positivi.

Quarantena lunga in Lombardia

Siccome non si fanno tamponi se non a seguito di un ricovero ospedaliero, i sospetti che finora avrebbero dovuto osservare 14 giorni di isolamento, dovrebbero rimanere confinati in casa fino al 3 maggio compreso.

“È un’indicazione riferita all’incubazione del virus, stiamo vedendo molti positivi che dopo la quarantena silente in clinica sono ancora contagiosi”, ha spiegato Gallera, “cercheremo di aumentare il numero dei tamponi. Con i kit per i test sierologici basati non su una goccia di sangue ma su un prelievo, contiamo di dare una risposta più certa alla maggior parte delle persone che sono a casa”.

Gallera: “Coronavirus? L’emergenza non è finita”

Non è assolutamente finita, i dati non ci consentono di rilassarci”, avverte l’assessore. Il Coronavirus è ancora in giro e lo sarà ancora a lungo: “Possibile che abbia minor forza quando non trova molte persone tra le quali diffondersi: mantenere rarefatta la vita sociale, la mascherina e le distanze ci aiuterà a controllarlo”, spiega Gallera.

Infine, l’assessore al Welfare della Regione Lombardia invita tutti gli italiani a non uscire dalle proprie case con la scusa del weekend di Pasqua. Raccomandazione che purtroppo non è stata ascoltata da molti, viste le code in uscita da Roma e le denunce scattate in Campania, dove diverse famiglie hanno tentato di raggiungere la seconda casa in campagna.