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Coronavirus, esodo nelle seconde case: sindaci in rivolta sull'Appennino

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Con l'arrivo della Pasqua sono centinaia i cittadini italiani che si stanno dirigendo nelle seconde case nonostante le restrizioni anti coronavirus.

Approfittando dell’arrivo delle vacanze pasquali sono attualmente centinaia i cittadini italiani che, in aperta violazione delle ordinanze anti coronavirus, si stanno dirigendo in questi giorni nelle seconde case al mare o in campagna. Tra le località maggiormente prese d’assalto da questi spregiudicati villeggianti c’è la Versilia e più in generale l’Italia centrale, dove numerosi sindaci stanno chiedendo alle forze dell’ordine di aiutarli nel segnalare i trasgressori.

Coronavirus, l’esodo nelle seconde case

Tra i sindaci che stanno vivamente protestando contro l’arrivo dei forestieri vi è anche Giorgio Del Ghingaro, primo cittadino di Viareggio, che in post pubblicato sui social chiede che vengano forniti gli indirizzi dei trasgressori, modo da poterli più facilmente rintracciare: “In molti segnalano l’arrivo e la presenza di persone nelle seconde case. È necessario che oltre alla indicazione generica di forniscano anche gli indirizzi, altrimenti i molteplici interventi delle forze dell’ordine rischiano di essere inefficaci. Fornite quindi indicazioni precise”.

Sull’Appennino modenese è dello stesso parere anche Gianfranco Tanari, sindaco di Zocca, che sempre sui social avverte così gli pseudoresidenti del comune: “Voi che state arrivando sul nostro territorio ad aprire la seconda casa pensate di non essere visti? È da venerdì che ricevo segnalazioni”. Anche le parole di Daniela Contri, sindaca di Riolunato, non si discostano molto: “Io ho ricevuto molte telefonate di persone che mi hanno chiesto se potevano venire. Non so, forse pesano che in montagna le regole valgano meno”.

Incolonnamenti e traffico a Roma

Gli spostamenti verso le seconde case stanno causando anche notevoli rallentamenti lungo le principali arterie autostradali, come ad esempio sul Grande Raccordo Anulare dove un posto di blocco della Polizia è stato posizionato all’altezza dell’uscita per Pratica di Mare. Un video amatoriale girato l’11 aprile mostra infatti lunghe code in uscita dalla Capitale verso Pomezia, mentre incolonnamenti sono stati registrati anche sulla Via Salaria.