> > Coronavirus, seconde case e feste vip a Cortina nonostante i divieti

Coronavirus, seconde case e feste vip a Cortina nonostante i divieti

Coronavirus, seconde case focolaio a Cortina?

Seconde case dove si fa festa, si gioca a carte, nonostante le restrizioni anti Coronavirus. A Cortina d'Ampezzo non si bada a spese e regole.

Le seconde case a Cortina d’Ampezzo potrebbero essere state focolaio di Coronavirus. È questa la grande preoccupazione dei residenti, che da quando la pandemia ha colpito l’Italia non hanno visto ridotto il viavai di persone provenienti dalle Regioni limitrofe.

Seconde case e feste a Cortina

Gli spostamenti non sono consentiti a meno che necessari, ormai questa regola avrebbero dovuto assimilarla tutti. In realtà, c’è stato bisogno di specificare che raggiungere case al mare o in montagna non rientra fra le necessità. Nonostante questo, c’è sempre e ancora qualcuno che ignora completamente le regole per andare addirittura a fare feste e tornei di bridge a Cortina.

Nella famosa località di villeggiatura, sono 80 gli abitanti contagiati da Coronavirus su 5.800. Secondo voci che girano per Cortina, ci sarebbero persone abbienti e vip che organizzano festini e tornei di carte come se nulla fosse, ordinando casse di champagne e salmone affumicato a volontà.

Controlli “di classe” anti Coronavirus

Il problema, inoltre, sembrerebbe riguardare anche i controlli: “C’è stato un calo dei reati dato che tutti sono in casa? Allora perché i carabinieri non controllano le case dei non residenti improvvisamente aperte e gli arrivi di Suv notturni? Perché qui ci sono i cosiddetti potenti!”, dice un cittadino.

Le Forze dell’Ordine ribattono che non ci siano stati casi di favoritismo “in base al reddito”, durante i controlli. Secondo quanto riportano, molte persone erano arrivate in città già per Carnevale e si sono fermati anche dopo. “Noi abbiamo un sistema di telecamere che registrano i passaggi, poste agli accessi del paese e anche all’uscita dell’autostrada. I controlli li facciamo e anche le multe, poi che qualcuno abbia fatto una cena ci può stare, che sia un sistema no”, affermano al Commissariato locale.

Infine, spiegano che esiste una distinzione tra violazione della legge e opinione del cittadino: “Non si può entrare in case private. Se in un condominio si ritrovano sul pianerottolo o giocano a carte, va contro il buon senso e le linee guida sanitarie e la cosa può infastidire qualcuno, ma non è un assembramento in un luogo pubblico”.

“Il Coronavirus? Portato dai vacanzieri”

Fino al 7 marzo 2020, riportano alcuni residenti a Cortina, la località era piena di persone. Tante famiglie con bambini, alberghi e ristoranti stracolmi e nessun rispetto della distanza di sicurezza. “Mi dispiace soprattutto perché ci sono andati di mezzo gli ampezzani, i vacanzieri provenienti dalle zone rosse ci hanno impestato”, dice una signora.