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In Piemonte librerie chiuse insieme a negozi per neonati

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Librerie e cartolerie chiuse e negozi di abbigliamento per l'infanzia serrati: la decisione del governatore del Piemonte.

Il Piemonte segue la Lombardia e la Campania: nonostante il DPCM firmato da Conte in data 10 aprile 2020 consenta la riapertura delle librerie, queste resteranno chiuse sul suolo regionale così come le cartolerie e i negozi per l’abbigliamento di bimbi e neonati.

In Piemonte le librerie rimangono chiuse

La disposizione è contenuta nella nuova ordinanza anti coronavirus in vigore dal 14 aprile al 3 maggio 2020. Oltre a specificare che i predetti esercizi commerciali non riapriranno, si sottolinea che la possibilità di vendita al dettaglio di articoli di cartoleria e forniture per ufficio è consentita “all’interno di attività di vendita di generi alimentari ovvero di altre attività non soggette a chiusura“. Vale a dire nei supermercati e negli ipermercati.

Il governatore Alberto Cirio, consapevole che continuare a rispettare la linea del rigore è un grande sforzo per tuti, ha spiegato che è l’unico modo per non vanificare i sacrifici fatti. Troppe riaperture nel momento del calo dei contagi potrebbero infatti dare il via ad una seconda ondata. La Giunta continuerà comunque il suo confronto con le categorie di tutti i settori per definire, insieme agli esperti, un documento da proporre al governo. L’obiettivo è quello di essere pronti ad un piano di riapertura delle attività nel rispetto della sicurezza.

Anche l’assessore alla Cultura, al Turismo e al Commercio Vittoria Poggio ha affermato che ad imporre queste scelte sono le esigenze di tutela della salute. Ha però assicurato che la regione non lascerà soli i commercianti. Non soltanto li sosterrà in ogni forma di vendita a domicilio, ma garantirà misure economiche di risarcimento per chi, insieme alla chiusura, ha subito anche la concorrenza della grande distribuzione.