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Coronavirus, dottoressa con la macchina in panne multata per 533 euro

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A Roma una dottoressa è stata sanzionata con 533 euro di multa per essersi recata da un collega a far ripartire la propria auto rimasta in panne.

Arriva da Roma l’incredibile storia di una pattuglia di Polizia eccessivamente zelante che ha sanzionato con 533 euro di multa una giovane dottoressa specializzanda, colpevole di aver violato le norme anti coronavirus essendosi recata da un collega per far ripartire la propria auto rimasta in panne poco prima. La dottoressa 27enne ha infatti spiegato di essere stata costretta a raggiungere un collega che le potesse prestare i cavi per rimettere in moto il veicolo, ma non appena è ripartita alcuni agenti presenti a 150 metri di distanza l’hanno fermata per “Inosservanza della vigente normativa finalizzata alla limitazione del contagio da virus Covid-19”.

Coronavirus, multa di 533 euro a dottoressa


Il giovane medico, specializzando presso il reparto di malattie infettive del Policlinico Gemelli in assistenza proprio ai malati di Covid-19, ha voluto rendere nota la vicenda pubblicando un post di protesta sulla bacheca della sindaca di Roma Virginia Raggi: “Accortami che la macchina non partiva ho pensato di approfittare di un giorno non lavorativo per recuperare dei cavi da un mio collega e far ripartire la macchina.

La situazione assume toni paradossali se si pensa che ad aiutare la ragazza a ripartire sono stati gli uomini della Guardia di Finanza, che evidentemente avevano compreso la situazione di emergenza e non avevano riscontrato alcuna violazione nel comportamento della dottoressa: “Sono stata aiutata dalla guardia di finanza per mettere in moto l’auto, per poi essere multata 150 metri dopo dalla polizia nonostante abbia cercato più volte di chiarire la situazione. Questi 533 euro li scalerò dalla mia busta paga, già ridicola di fronte agli straordinari, ai rischi e e ai sacrifici di questi mesi”.

Duecento multati a Roma

Durante le vacanze pasquali sono stati circa duecento i cittadini romani che sono stati multati dalle Forze dell’Ordine per violazioni delle disposizioni governative sulla quarantena. A questi si aggiungono i circa 30mila controlli effettuati soprattutto nei confronti di tutte quelle persone sospettate di recarsi nelle proprie seconde case per trascorrere le festività lontano dalle città.